Il duello a distanza tra la Juve e il Napoli va avanti senza sorprese: al temporaneo allungo dei bianconeri (7-0 sul Sassuolo) gli azzurri hanno risposto vincendo il derby a Benevento. Pronostici rispettati ma con un’evidente differenza, come spettatori neutrali delle due partite hanno potuto verificare. Quello della Juve è stato un allenamento, con 4 gol in poco più di mezz’ora al fiacchissimo Sassuolo. Eppure il vantaggio di 5 punti sulla terz’ultima non avrebbe dovuto rasserenare i neroverdi, dai loro giocatori ai loro dirigenti, sospettati di essere influenzati dai rapporti con il management juventino: insinuazioni, certo.
Il Benevento, seppure ultimo e a cinquanta punti dal Napoli prima della gara, ha messo in campo tutte le sue energie, il suo orgoglio e la sua determinazione per creare problemi ad avversari più forti. La partenza per gli azzurri è stata in salita, poi vi sono state due magie – la traversa di Insigne e il gol di Mertens, il quarto in tre partite per il belga che ha concluso anzitempo la serata a causa di un infortunio che ha creato nel popolo azzurro comprensibile ansia – che hanno illuminato la strada per gli uomini di Sarri, alla ricerca di un nuovo colpo esterno per il controsorpasso sulla Juve. De Zerbi ha messo in campo quattro dei rinforzi di gennaio e un altro, l’ex vicecampione d’Europa Sagna, era in tribuna. Soprattutto il tecnico si è fatto venire un’idea, schierando Guilherme da falso nueve e rinunciando alla vera prima punta Coda per avere più rapidità nei movimenti offensivi. Avere questo spirito fa onore al Benevento, che lascerà una traccia della sua esperienza in serie A.
From: Il Mattino.