Un altro record. Da festeggiare alla sua maniera: ovvero, senza
festeggiare. Marek Hamsik è fatto così: quando ha
superato Maradona a quota 115 reti i suoi amici, quelli
dell’associazione I love Pinetamare, riuscirono a convincerlo a
indossare una maglietta celebrativa. Nulla di più. Semplice
semplice. Ora che ha raggiunto Beppe Bruscolotti, una delle
leggende del calcio napoletano, ha radunato quelli del suo clan e
li ha portati a fare un picnic all’Ecoparco del Mediterraneo, a
Castel Volturno, pochi chilometri dall’ombelico del suo mondo.
387 gettoni con la maglia del Napoli in serie A: il primato delle
presenze. Non male. Un ultimo passo ancora e nell’Olimpo degli
dei con la maglia del Napoli si prenderà anche il record
delle presenze assolute: è a quota 493, al terzo gradino.
Più avanti Juliano a 505 e il solito Bruscolotti a 511.
Questione di tempo.
Con due anni di contratto ancora a disposizione, Marek non
batterà solo questo ultimo primato: ma anche quelli dei gol
in Europa e tutto quello che può essere battuto nei prossimi
mesi. Destino di chi ha deciso di diventare una bandiera dicendo di
no al Milan e compagnia bella.
Col Sassuolo, nel pomeriggio della grande delusione, non c’era
nulla per cui essere contento. Neppure l’idea di aver
agguantato Bruscolotti, l’uomo di Sassano che tra il 1971 e il
1987 è stato tra i simboli della voglia del Napoli di
vincere.
Solo Marek deciderà quando ci sarà da scrivere
l’ultimo capitolo del suo percorso tecnico con la maglia
azzurra. D’altronde, va verso i 32 anni, neppure così
tanti. E ha un contratto fino al 2020. Difficilmente
smetterà tra due anni, magari vorra chiudere la carriera
tornando nella sua Slovacchia per qualche tempo ma nel caso per lui
De Laurentiis già pensa a un percorso da dirigente.
D’altronde è chiaro che il presidente del Napoli ha
scelto di fatto proprio Hamsik come simbolo della sua era
presidenziale, ed è convinzione di molti che Marek possa un
giorno essere per il Napoli ciò che adesso è Totti
per la Roma.
Sì, ma per ora la scrivania non interessa a chi ancora ha
fame di successi, record e riconoscimenti. L’undicesima
stagione in azzurro gli regalerà il raggiungimento di quota
500. E magari qualcosa di più sostanzioso. «Siamo
delusi, sapevamo che il Sassuolo sarebbe stato un avversario
difficile, ma volevamo vincere. Abbiamo avuto la
superiorità, ma non è bastato». Già ora
bisogna girare pagina. E alla svelta. La ripresa di oggi pomeriggio
sarà il momento per verificare la sua condizione: sta bene,
gli intoppi delle ultime settimane sono alle spalle e sicuramente
domenica con il Chievo.
From: Il Mattino.