Insigne c’è, il Napoli ritrova il genio: assalto al primo posto con Lorenzo


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Insigne sorride in aereo in viaggio verso Torino: si è
allenato a Castel Volturno ed è partito con la squadra dopo
aver smaltito il fastidio all’adduttore che l’ha messo
fuori gioco nelle due sfide contro Feyenoord e Fiorentina. Lorenzo
però ha svolto solo due allenamenti interi con la squadra
dopo dieci giorni di lavoro differenziato e la sua condizione non
è al top, in questo momento al massimo può avere
un’ora nelle gambe. Ed ecco che Sarri scioglierà in
maniera definitiva il dubbio sul suo impiego dal primo minuto solo
oggi nell’immediata vigilia del match contro i granata di
Mihajlovic. La tentazione forte è di schierarlo
dall’inizio per riformare il tridente dei sogni con Callejon e
Mertens perché ovviamente Insigne è un elemento
chiave del Napoli e la sua assenza si è avvertita moltissimo
contro i viola. Ma c’è anche la possibilità che
il tecnico lo faccia partire dalla panchina, con Zielinski
confermato titolare da esterno sinistro d’attacco, per
lanciarlo poi a partita in corso proprio perché non è
ancora al cento per cento a livello di condizione atletica.

La bella notizia è comunque già rappresentata dal suo
ritorno in gruppo e dalla sua disponibilità a giocare dopo
aver risolto i problemi fisici: questi dieci giorni di riposo con
terapie e ginnastica posturale con lo staff medico azzurro e il
gruppo di fisioterapisti sono stati utilissimi per risolvere il
fastidio all’altezza dell’inguine che Lorenzo si trascinava
dai giorni della convocazione con l’Italia e che l’ha
costretto ad uscire contro la Juventus. Insigne è
l’attaccante che salta l’avversario, illumina la manovra
con un assist o tira fuori un colpo dei suoi a giro: fondamentale
la sua presenza sulla sinistra per dare equilibrio alla squadra e
soprattutto nella fase di spinta. L’azzurro che più di
chiunque altro può fare la differenza e ciò vale
anche per la trasferta di Torino: i numeri sono molto positivi
anche in termini di continuità, Insigne contro il Feyenoord
si è fermato dopo 60 partite consecutive da titolare. In
questa stagione 22 presenze, otto gol, quattro in campionato e
quattro in Champions League.

Per il resto Sarri, salvo sorprese dell’ultima ora, si
affiderà ai titolarissimi. In porta Reina, In difesa la
coppia centrale Albiol-Koulibaly, a destra Hysaj e sulla sinistra
Mario Rui, i due terzini impiegati nei loro ruoli naturali. A
centrocampo le due mezzale Allan, il più in forma del
gruppo, e Hamsik, quello più giù di corda, e il
playmaker Jorginho che ritroverà Valdifiori da avversario,
l’ex azzurro al quale di fatto tolse il posto da titolare nel
primo anno di Sarri. «C’era la competizione sana, quella
che fa bene alla squadra, al gruppo, perché quando
c’è il livello dell’allenamento si alza e dai
più qualità. Dualismi al di fuori non esistevano
proprio. Sicuramente ci attende una partita difficile contro una
squadra in salute ma noi andiamo a Torino per vincere, come sempre.
Lo scudetto? Ci penso ogni sera e la realtà sarebbe
superiore all’immaginazione», ha detto
l’italo-brasiliano in un’intervista a Tv Luna. In attacco
sicuri Callejon e Mertens, ballottaggio per l’ultima maglia tra
Insigne e Zielinski.

From: Il Mattino.

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