Mezz’ora a guardare, a spegnere i sogni in panchina. Ci aveva sperato Lorenzo Insigne, aveva sognato una rimonta per far felice la gente del San Paolo. Lo stesso San Paolo che stasera ha fischiato il suo cambio al minuto 61: fuori Insigne e dentro Younes, con il napoletano che si accomoda in panchina dopo aver scambiato poche parole con Ancelotti. Una pacca sulla spalla, un sorriso beffardo che si trasforma presto in lacrime che scendono dal volto dell’attaccante azzurro. Uno dei migliori in campo in avvio, ma poi risucchiato nel vortice di errori di una serata nata storta e finita peggio.
L’Europa League ora è da salutare e insieme ai tormenti di coppa torneranno anche le voci sul mercato del nativo di Fratta. Il futuro al Napoli non sembra in discussione, ma gli ultimi mesi hanno lasciato un segno indelebile sul calciator e esulla piazza, innervosita poche settimane fa da parole «riportate male» e comprese ancora peggio. Poche partite per salutare la fine della stagione e per resettare tutto. Soprattutto le lacrime di una serata ora solo da dimenticare.
From: Il Mattino.