Così anche l’America scoprì il tiro a giro. Sono bastate tre partite – e un rigore amaro fallito – a Lorenzo Insigne per timbrare il cartellino anche nella Major League Soccer, bagnando il debutto tra i marcatori nella notte in cui vanno in gol anche altri ex talenti del calcio europeo come il compagno Bernardeschi e Bale. Un quasi tiro a giro, anzi: perché il destro dell’ex capitano del Napoli sceglie per una volta il primo palo e non il secondo per beffare il portiere, regalandosi così una notte d’oro. Oro come lo sono da pochi giorni anche i suoi capelli.
Ci ha pensato un attimo, poi ha realizzato subito: dopo il gol Insigne è andato a prendersi il pallone per portarlo sotto la maglia replicando un pancione. Con tanto di dito alla bocca per simulare un bebè. Casa Insigne si riempirà di un nuovo erede a breve, anzi di una nuova erede che farà impazzire papà Lorenzo. Il napoletano aveva voluto tenere segreta la gravidanza della compagna Jenny – che sui social ha poi sdoganato il lieto evento da Toronto nelle ultime settimane a Napoli ma la notizia era stata data alla notizia proprio nei giorni in cui le valigie si chiudevano per la partenza.
Si è conclusa all’alba di domenica l’onda lunga dei festeggiamenti per Dries Mertens, accolto nella notte a Istanbul da vero re: il belga è sbarcato dopo la mezzanotte con Kat e Ciro e migliaia di tifosi turchi ad attenderlo fuori dall’aereo e in auto. Fino in hotel dove ha poi avuto il primo impatto con la città con un giro in barca insieme alla famiglia. Ieri sera si è goduto anche il primo match del Galatasaray contro l’Antalyaspor.
La confederazione africana si è detta sconvolta per le affermazioni «irresponsabili e inaccettabili» di De Laurentiis («Non prenderò mai più calciatori africani») chiedendo l’intervento della Uefa. «La Caf è sconcertata dalle dichiarazioni irresponsabili e inaccettabili del Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, sui giocatori africani e sulla Coppa d’Africa – si legge nella nota -. Dichiarando pubblicamente che i giocatori che firmano per il Napoli devono firmare una rinuncia alla partecipazione alla Coppa d’Africa come condizione di impiego, le sue parole rischiano di rientrare nell’articolo 14 del Regolamento disciplinare Uefa. La Caf esorta pertanto la Uefa ad avviare un’indagine disciplinare nei suoi confronti».