Insigne e Ronaldo, sfida nella sfida: questione di gol e grandi giocate


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Insigne è cresciuto, stasera non sfida uno qualsiasi ma il
più forte al mondo, Cristiano Ronaldo. E lo guarda
dall’alto verso il basso per il numero di gol realizzati:
Lorenzo ha segnato cinque reti, il portoghese tre. Il cambio di
ruolo gli ha fatto bene: spostato in posizione più centrale
spende molto meno nella fase difensiva ed è più
lucido per colpire direttamente a rete o per regalare un assist
decisivo a un compagno. CR7 ci ha messo poco ad ambientarsi al
campionato italiano, i primi gol (una doppietta) sono arrivati
contro il Sassuolo alla quarta giornata. Tutti e due sempre
titolari: Ancelotti ha sempre proposto Lorenzo dal primo minuto,
stessa cosa ha fatto Allegri con il portoghese. Due punti fermi, i
due assi di Napoli e Juve.

Ci ha messo poco a diventare protagonista anche con il Napoli di
Ancelotti, la svolta con il cambio di modulo contro la Fiorentina e
il passaggio dal 4-3-3 al 4-4-2: segnò il gol decisivo
sull’intuizione vincente del nuovo allenatore. Poi la doppietta
contro il Torino e la rete con il Parma. A segno, quindi, da tre
partite consecutive dopo il guizzo vincente all’Olimpico nella
partita di esordio contro la Lazio. Un precampionato senza acuti e
senza gol, poco brillante l’attaccante di Frattamaggiore anche
nelle tre amichevoli europee con Liverpool, Borussia Dortmund e
Wolfsburg. Subito decisivo invece in campionato, sempre tra i
migliori con l’unica prova da dimenticare a Genova contro la
Samp, quando venne sostituito da Ancelotti al termine del primo
tempo. Bene anche con il Milan, anche se quella notte a segnare
furono Zielinski, autore di una doppietta, e Mertens con il guizzo
decisivo del 3-2. Ma la svolta è arrivata con il suo impiego
da centrale, laddove può muoversi tra le linee, non dare
riferimenti ai difensori e colpire al tiro (con la Stella Rossa in
Champions League fu fermato solo da un palo e un altro lo ha
colpito anche contro il Parma). Alla Juve ha segnato due reti,
tutte e due al San Paolo (una in campionato e un’altra in coppa
Italia), all’Allianz Stadium non ha mai segnato sbagliando
anche un rigore, poi ribadito in gol da David Lopez nell’ultimo
anno di Benitez. Ci prova stavolta a lasciare il segno con una
rete, magari decisiva, per bissare con il Napoli il successo
dell’aprile scorso targato Koulibaly.

From: Il Mattino.

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