Con quello di sabato contro il Cagliari, i gol stagionali di Lorenzo Insigne sono diventati 17: 15 in campionato. Uno in Champions e uno in Coppa Italia.
Buono per tutte le stagioni, buono per tutte le competizioni. È anche per questo il Napoli se l’è voluto assicurare ancora, per i prossimi 5 anni. E a lavorare per la firma su questo contratto che lo farà a tutti gli effetti nuova bandiera del Napoli, è stato anche Antonio Ottaiano (che insieme a Fabio Andreotti e Franco Dalla Monica assiste Lorenzo Insigne) che nella giornata di ieri è stato ospite del Mattino dei tifosi.
L’occasione giusta per parlare della stagione da sogno di Lorenzo,
ma anche dei suoi obiettivi futuri. «Il rinnovo ha rappresentato una bella gratificazione per il ragazzo, ma alla fine i contratti sono sempre il coronamento degli interessi di entrambe le parti». E nel caso di specie sia il Napoli che Insigne si possono ritenere soddisfatti.
Uno dei nodi pareva essere quello legato ai diritti di immagine che la società azzurra non lascia mai in gestione ai propri calciatori. «Abbiamo trovato un accordo con il Napoli dal momento che crediamo fortemente anche nella valorizzazione dell’immagine di Lorenzo e da questo punto di vista abbiamo avuto delle garanzie circa l’utilizzo del volto del ragazzo anche nell’ambito di iniziative pubblicitarie». Questo perché, è chiaro, Insigne è molto più di un semplice calciatore. Rappresenta Napoli, dentro e fuori dal campo. Con i suoi gol, le sue giocate e con quel viso da scugnizzo da esportare in tutto il mondo. Un brand che secondo qualcuno potrebbe valere ancora di più se sotto a quel nome ci fosse anche il numero 10. «Credo che quella maglia per ora sia sacra», aggiunge Antonio Ottaiano. «Prima di poterla rivedere sulle spalle di un altro giocatore del Napoli bisognerà aspettare un’altra vittoria importante come quella firmata Maradona».
Vincere, certo. Magari in coppia con quel Mertens che in questa stagione è stato il partner perfetto per Insigne.
«È indubbio che l’infortunio di Milik abbia fatto bene a entrambi perché ha dato modo di trovare spazio con continuità, ma va anche detto che tra Lorenzo e Dries non c’è mai stata rivalità. Anzi».
Tra i segni particolari della stagione di Insigne c’è stato anche quel look biondo platino dopo le vacanze estive. «Noi agenti non entriamo mai nelle scelte personali del ragazzo. E alla fine credo che gli abbia portato fortuna. È partito un po’ così così, ma poi è cresciuto tantissimo con il passare delle partite». Certo, quelle non sono mai state incolori.