Quando giocava lui, Roberto Mancini era uno che col pallone tra i
piedi ci sapeva fare eccome. Tecnicamente eccellente, ma anche
abilissimo negli assist, oltre che dotato di gran senso della
posizione. Non ha mai amato le gabbie tattiche, perché gli
è sempre piaciuto lasciare libero l’estro.
Chissà, il suo passato gli sta essendo di grande aiuto per
capire (e valorizzare) il talento di Lorenzo Insigne. Perché
da quando c’è stato il cambio al timone della Nazionale,
il napoletano non solo ha ritrovato spazio, ma sopratutto ha
ritrovato il sorriso.
DIVERTIRSI CON CLASSE
Coverciano è una sorta di giardino dell’Eden
all’interno del quale il buon umore regna solitamente sovrano,
ma per Insigne è anche meglio. Con Mancini il feeling si
è acceso praticamente alla prima scintilla. E infatti il ct
spende sempre parole al miele per il napoletano, ma sopratutto
è in campo (e nelle scelte) che lo valorizza a ogni
occasione. La partita con la Grecia è la cartina al
tornasole di tutto. Alla vigilia della sfida di Atene Lorenzo
sembrava ai margini del progetto, ma poi le scelte del ct hanno
detto il contrario. Insigne dal primo minuto e protagonista
assoluto come non lo si vedeva da tempo. D’altra parte non
segnava in azzurro da marzo 2018, quello di sabato sera è
stato un gol pesante e bellissimo.
From: Il Mattino.