Italia, la notte più lunga: out Insigne, Ventura lancia Jorginho


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Nel buen retiro di Appiano Gentile, lì dove l’Italia si
è chiusa da due giorni per preparare il secondo round della
sfida contro la Svezia, ci deve essere una particolare schermatura
che impedisce al ct di sentire cosa mormora il resto del Paese. Da
quel che filtra da Milano, infatti, Ventura sembra deciso a non
cambiare rispetto alla disfatta della Friends Arena di Stoccolma:
avanti con il suo 3-5-2 e avanti ancora senza Insigne.

Il napoletano invocato a gran voce da tutta Italia come unico
possibile salvatore della patria (e di quel che resta delle
speranze del mondiale in Russia), partirà ancora dalla
panchina. Ancora ai margini di un’idea tattica dalla quale
Ventura sembra davvero convito di non voler rinunciare. Niente
4-3-3, o quanto meno niente tridente: il sistema offensivo ideale
per esaltare le qualità di Insigne. Lui che nel Napoli si
è dimostrato l’uomo giusto per spostare gli equilibri
nei match che contano (da ultimo il gol del momentaneo vantaggio
contro il Manchester City in Champions), in Nazionale fatica ancora
a lasciare il segno. Colpa di un modulo che non è e non
sarà mai il suo. In Svezia addirittura il ct gli ha chiesto
di fare l’interno a centrocampo. Nello stupore del giocatore,
ma anche dei suoi compagni.

Quello, forse, doveva essere il primo campanello d’allarme
della confusione totale nella quale è avvolto il commissario
tecnico azzurro. In attacco con Immobile (intoccabile per Ventura)
ci sarà Manolo Gabbiadini. I due non giocano insieme in
azzurro praticamente dall’europeo under 21 del 2013 in Israele.
In quella Nazionale c’era anche Lorenzo Insigne che veniva
dalla stagione da sogno con la maglia del Pescara di Zeman.

From: Il Mattino.

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