Italia spuntata, ci pensa Insigne: Mancini lancia Lorenzo falso nueve


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Mancini è uno spot per il bel calcio. Piedi che cantano,
visione di gioco a 360 gradi, e continua ricerca del gol. Era
così quando faceva il calciatore, è così che
siede in panchina e guida la Nazionale. Da ct ha provato a dare
subito un’impronta chiara alla sua gestione, anche se al
momento a mancare sono proprio i gol, e i risultati. Dei prossimi
due impegni dell’Italia quello che conta sarà domenica
sera in Polonia, perché è lì che la Nazionale
si gioca le ultime carte per restare a galla nel difficile girone
di Nations League, ma stasera, a Genova contro l’Ucraina,
sarà un’amichevole utile per testare innanzitutto lo
stato di salute dei suoi azzurri.

«Una cosa è certa, davanti giocheremo col
tridente», perché anche in un momento di penuria di
punte il ct non rinuncia al suo credo tattico. L’attacco prima
di tutto. «Immobile è l’unico centravanti vero a
disposizione, ma ci sono altre soluzioni che possiamo provare in
questa amichevole anche perché noi abbiamo bisogno di
iniziare anche a vincere perché è importante».
A proposito di soluzioni alternative, quella di Lorenzo Insigne
punta centrale è una di quelle che stuzzica il ct. Questo
perché Lorenzo è l’italiano che ha segnato di
più in questo inizio di campionato. È già a 7
centri (6 in serie A e uno in Champions), piccola grande
novità della sua stagione visto che prima d’ora aveva
sempre raggiunto la doppia cifra dopo il giro di boa del girone di
andata. Con Ancelotti, però, la musica è cambiata, e
anche Mancini confida della vena ispirata del napoletano.

Il ct sa che Insigne è sinonimo di duttilità:
può giocare esterno – il suo ruolo naturale, quello che
Sarri gli ha cucito addosso negli ultimi tre anni – così
come può fare la punta centrale, lì dove Ancelotti lo
sta facendo crescere con risultati che in termini di rendimento
sono sotto gli occhi di tutti. «Il fatto che Insigne nelle
ultime partite abbia cambiato un po’ ruolo e continua ad essere
un giocatore importante, è un bel segnale, così come
quello di Bernardeschi che continua a migliorare. Mi spiace solo
aver perso quattro-cinque giocatori per infortunio». Ecco,
Lorenzo vuole a tutti i costi fare con la Nazionale quello che gli
riesce così bene nel Napoli: prendere per mano la squadra e
tirarla fuori da una situazione tutt’altro che piacevole.
«Ci sono anche giocatori che saranno impiegati in entrambe le
partite», ha chiarito Mancini. E questo sembra un assist
perfetto per Insigne. Ma occhio che il napoletano non è
l’unico jolly a disposizione di Mancio. Anche quella di
Bernardeschi può essere una soluzione come falso nove. Con
l’Under 21 Di Biagio lo utilizzò un paio di volte e i
risultati furono decisamente incoraggianti. Una cosa è
certa, al momento il tridente sempre girare attorno ai nomi di
Chiesa, Insigne e appunto Bernardeschi. Troveranno spazio, magari a
gara in corso, i vari Immobile, Caprari e Lasagna, convocato in
extremis dal ct per rimpiazzare i forfait last minute di Cutrone e
Zaza, rimandati a casa per problemi fisici.

From: Il Mattino.

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