Batosta Benevento, Lucioni: «Impariamo dai nostri errori»


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Se le prime tre gare erano state l’antipasto, il primo vero big match di serie A per il Benevento si rivela un boccone amarissimo da mandar giù. 6-0 sul campo di un Napoli per 90′ è stato padre padrone della partita. Mai in gioco, mai sul pezzo e soprattutto sistematicamente in affanno su ogni singola giocata da parte degli azzurri. Questo il bilancio con il quale la squadra di Baroni torna a Benevento, Verrebbe quasi da pensare «meno male che mercoledì si gioca di nuovo», così la mente potrà immediatamente ritornare sull’attualità. Anche se il prossimo avversario si chiama Roma, ovvero non certo l’ultima della classe. «Il Napoli era la prima squadra top del campionato che dovevamo affrontare – commenta Vittorio Parigini – e forse è stato meglio prendere una batosta oggi e non mercoledì. E non la prenderemo perché abbiamo capito i nostri errori». La sfrontatezza del giovane (appena 21 anni), che fa da sponda alle parole sagge e ponderate del capitano Fabio Lucioni. «6 gol sono tanti, dovevamo rimanere attaccati mentalmente alla gara e invece abbiamo fatto una brutta figura». Parole che non lasciano spazio ad alibi. «Certo, è un peccato perché avevamo espresso un buon calcio contro il Torino».

Resta la sconfitta, la quarta consecutiva – quinta in stagionale se si considera anche il tonfo di Coppa Italia contro il Perugia – in un campionato che adesso vede il Benevento ancora fermo a zero punti. «Un ko pesante che ci deve far riflettere e ci deve spingere a rimanere attaccati alle gare fino alla fine». Ecco, Lucioni tocca forse il tasto più dolente della partita contro il Napoli. Se con Sampdoria, Bologna e Torino il Benevento aveva sempre dato l’impressione di crederci e di essere in partita fino al 90′, al San Paolo si è vista una squadra fantasma: dal primo all’ultimo minuto. «Abbiamo avuto un approccio totalmente sbagliatissimo della gara – continua il capitano – e poi non abbiamo avuto nessuna reazione dopo il primo gol preso. Il Napoli non lo scoprivamo certo noi: hanno individualità incredibili che possono fare la differenza in qualunque momento della gara».

L’obiettivo è dimenticare. «E farlo anche in fretta perché mercoledì c’è un’altra gara in casa e dobbiamo iniziare a far punti perché la classifica è brutta», l’analisi di Lucioni è impietosa, tanto più che adesso per il Benevento arriva un’altra gara da bollino rosso contro la Roma mercoledì nel turno infrasettimanale alle 18. «Abbiamo capito che il calcio in serie A va fortissimo e ci dobbiamo adeguare per evitare figure brutte come quella contro il Napoli e non possiamo permettercelo».

Per provare a cambiare la rotta, Baroni ha fatto capire che potrebbe cambiare qualcosa dal punto di vista tattico, magari un nuovo modulo. Mettere in soffitta il 4-4-2 per ritornare al 4-2-3-1 che un anno fa lo aveva portato alla conquista della promozione storica in serie A. «Sono arrivato a Benevento con il 4-4-2 – commenta ancora Vittorio Parigini – e mi sono prontamente adattato. Mi piace giocare sull’esterno e se l’allenatore dovesse cambiare modulo mi farò trovare pronto per dare il massimo». È stato uno degli ultimi colpi di mercato, ma Vittorio Parigini – arrivato dal Torino – si propone subito come uno dei più propositivi per provare a dare una svolta. 21 anni di voglia e grinta da mettere al servizio di Baroni e del Benevento. «Esordire con questa squadra in un tempo del calcio come il San Paolo non è male, anche al di là del risultato, ma non vedo l’ora di scendere in campo al Vigorito. In casa nostra la musica deve cambiare e sono emozionato alla sola idea di giocare davanti al nostro pubblico».

Ripartire da una batosta che però sarà utile per crescere. «Del Napoli mi ha impressionato la cattiveria e l’aggressività. Difficile dire un solo giocatore che mi ha impressionato. Sicuramente gli attaccanti, Insigne, Callejon, Mertens e i vari che si sono alternati in avanti». Ma è come se nello spogliatoio del Benevento la sconfitta possa diventare un punto di partenza e non di arrivo per la squadra. «I ragazzi ci tengono tutti a far bene per questa maglia – spiega Lucioni – e il nostro è un gruppo sano. I giovani devono crescere e io da capitano cerco di dare delle piccole direttive anche se non ho mai giocato in questa categoria».

Sguardi bassi all’uscita dal tunnel del San Paolo. Anche Gaetano Letizia, napoletano di Scampia che al termine del match ha scambiato qualche battuta con Pompilio, collaboratore di Giuntoli anche ai tempi del Carpi, ovvero quando Letizia era stato acquistato dall’attuale direttore sportivo del Napoli. Una serata da dimenticare per il terzino ex Carpi che ha scelto la serie A e il Benevento – come Belec – dopo la sconfitta nella finale playoff della stagione scorsa.
Lui potrebbe essere uno dei volti nuovi per partire dall’inizio contro Roma. Di sicuro Baroni ha fatto capire che potrà recuperare Iemmello. L’attaccante ex Sassuolo ha riposto contro il Napoli facendo spazio ad Armenteros, ma con i giallorossi potrebbe tornare al fianco di Coda. Problemi in difesa perché Antei ha riportato una botta che lo costringerà a saltare almeno le prossime due gare. Così come non ci sarà ancora Ciciretti – problema muscolare per lui – mentre è ancora in dubbio la presenza di D’Alessandro.

From: Il Mattino.

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