«Ciro» Mertens già tirato a lucido: ​tutti ai suoi piedi tra reti e sorrisi


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Dimaro-Folgarida. «Mertens, Mertens: vieni più vicino per una foto», l’invito dei tifosi dalla tribuna. Il belga sorride, poi quando qualcuno lo chiama Ciro, il soprannome affettuoso degli amici più cari, si gira e sorride ancora più convinto prima di cominciare l’allenamento del pomeriggio. Dries ormai è sempre più napoletano, il belga ha messo radici con il rinnovo del contratto: il vero colpo di mercato di De Laurentiis, insieme al prolungamento di Insigne.
La certezza è lui: da centravanti per caso a prima punta insostituibile per il gioco di Sarri. Nelle prime esercitazioni offensive e nelle prime partitine c’è sempre lui da prima punta ed è lui a firmare la prima rete ufficiale della nuova stagione. Tirato già a lucido Mertens: ha rinunciato come gli altri nazionali a una settimana di vacanza per farsi trovare pronto per la nuova avventura. E infatti è già tra i più in forma del gruppo, la logica conseguenza delle sue caratteristiche fisiche, da brevilineo è tra quelli ad entrare più rapidamente in condizione. Ma anche la conseguenza di un momento che sta vivendo con grande entusiasmo: si sente più che mai pienamente coinvolto nel progetto Napoli e spera con i suoi gol di dare la spinta decisiva agli azzurri verso lo scudetto.

Dries riparte dai 28 gol dell’anno scorso, vicecapocannoniere alle spalle di Dzeko: il titolo mancato solo per un soffio, davanti a tanti bomber di professione, da Higuain a Icardi. La capacità di calarsi rapidamente nel nuovo ruolo e soprattutto di crederci fino in fondo. E così il metodo Sarri ha stregato anche lui: si diverte con la casacca gialla a far gol nella partitina su spazi ridottissimi e con l’inserimento continuo di quattro giocatori da bordo campo. Una specie di centrifuga con le azioni di attacco che si sviluppano in continuazione, un contesto ideale per quelle che sono le qualità di Mertens.

I primi gol in Trentino, in attesa di quelli che conteranno nelle partite ufficiali con la data speciale segnata sul suo telefonino, quella dell’andata del preliminare di Champions League in programma il 15 (o 16) agosto: i gol di Mertens sono una delle certezze dalle quali ripartire per rigiocare la Champions e lanciare la sfida scudetto alla Juve. Sempre più convinto e sempre più integrato, sempre più un punto di riferimento per i compagni di reparto: è proprio lui, insieme ad Insigne, a dare gli opportuni suggerimenti a Ounas, il neoacquisto franco-algerino per l’applicazione perfetta degli schemi offensivi. Dries tra i più applauditi, già dal momento dell’arrivo all’hotel Rosatti e poi durante i primi allenamenti: ogni suo gol accompagnato dall’applauso dei tifosi in tribuna. E Mertens dà rapidamente una rispolverata al suo repertorio: dalla rete in scivolata, a quella al volo, confermate le sue doti di straordinario opportunista. Il centravanti è lui, il piccoletto che è diventato grande: ora però non è più una sorpresa per i difensori avversari e ha un solo modo per continuare a stupire: velocizzare ancora di più lui i suoi movimenti, lui che è già una scheggia. Dries studia per diventare ancora più imprendibile e in Trentino parte con il turbo.

From: Il Mattino.

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