Ciro vs Ciro, Mertens vs Immobile: è caccia ai gol per lo scudetto


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Ciro contro Ciro: il napoletano vero che con il Napoli non ha mai giocato e quello acquisito che invece in maglia azzurra ha scalato l’Everest toccando la vetta più alta della sua carriera. Immobile da Torre Annunziata, da sempre leale avversario degli azzurri ma sempre avversario: sarà così anche domani sera all’Olimpico, la Lazio in questo momento è soprattutto lui. Dries Mertens da Lovanio (Belgio) è ormai sempre più napoletano e piace sempre più ai napoletani: l’attaccante che possiede proprio quei numeri capaci di infiammare il San Paolo.

Il gol ha mille facce, Immobile e Mertens esibiscono un campionario completo: nel loro personalissimo catalogo possono esibire un repertorio vasto. Velocità, astuzia, rapidità, potenza, forza, fame, lucidità: in un’unica parola, fiuto del gol. Questo rende simili Ciro di Torre Annunziata e Ciro di Lovanio: davanti alla porta sono spietati, quando vedono il portiere avversario l’inquadrano, spalancano gli occhi e lo beffano. Il loro compito è questo e nel ruolo si sono ormai calati alla grande. Immobile è il centravanti della Lazio, bene o male ha sempre giocato in quella posizione in carriera, anche se a volte un po’ più largo sulla fascia. Mertens invece nasce e va avanti da esterno fino all’intuizione dell’anno scorso di Sarri, lo spostamento da centravanti che ne ha esaltato qualità e capacità realizzative.

Immobile è più avanti di una rete, ne ha messe a segno 6, Mertens 5 (come Icardi): tutti e due vengono da una domenica felice, una doppietta per il laziale e una tripletta per l’azzurro. Tutti e due hanno anche segnato con le nazionali, decisivo Immobile contro Israele, Mertens invece ha partecipato al festival del gol contro Gibilterra. Inzaghi ha sfruttato il suo centravanti come arma letale anche in Europa League, pesantissimo il gol segnato contro il Vitesse. Sarri invece lo ha tenuto a riposo in Champions a Charkiv, inserendolo solo nei venti minuti finali, quelli in cui si è guadagnato il calcio di rigore e ha lanciato il Napoli nel disperato assalto finale. Ciro (il napoletano) è partito fortissimo: una doppietta alla Juventus nella finale di Supercoppa e una tripletta al Milan nel 4-1 all’Olimpico. Ciro (il napoletano acquisito) ha segnato il primo gol stagionale del Napoli, quello nel playoff di andata di Champions contro il Nizza al San Paolo. Immobile è il simbolo dell’attacco della Lazio, Mertens di quello del Napoli che con 15 gol nelle prime quattro partite di campionato ha stabilito il record assoluto del club azzurro (in serie A l’ultima squadra a riuscirci fu il Milan nel 1972) ed è la squadra che ha la migliore media gol dei cinque campionati più importanti di Europa (3,75 a partita, secondo il Psg).

La sfida tra i due predatori del gol è una delle chiavi di Lazio-Napoli, un duello apertissimo tra due attaccanti che possono cambiare l’inerzia della partita con un colpo a sorpresa: la forza di Simone Inzaghi e Sarri è infatti rappresentata dal gioco di squadra e dall’affidabilità del collettivo ma singoli come Immobile e Mertens riescono a fare la differenza. Se la giocano per il titolo di re dei bomber (in testa a quota 8 c’è Dybala) ma la sfida è soprattutto con loro stessi per battere il record individuale di gol: Ciro con la Lazio in campionato l’anno scorso ha chiuso a 23 reti (il record precedente era di 22 con il Torino), Dries a quota 28 (34 in totale) un doppio record in carriera.

Un duello all’ultimo guizzo: Immobile e Mertens, infatti, non stanno fermi un attimo ed è questa la loro vera forza, non dare punti di riferimento ai difensori: si muovono in continuazione, scattano, si lanciano in profondità, arretrano per ricevere palla e poi colpiscono. In carriera hanno superato i cento gol, il belga ampiamente ed è a 25 reti da quota 200, il bomber di Torre Annunziata è a 113 ma rispetto al rivale è più giovane di quattro anni.

Lazio-Napoli passa innanzitutto per le loro giocate, le loro invenzioni, i loro gol: un duello da vivere tutto di un fiato. Ciro da Torre Annunziata è un grande amico di Insigne, compagni inseparabili anche in Nazionale, un feeling nato dai tempi di Pescara. Lorenzo a Napoli si è legato a filo doppio con Dries, è nata un’amicizia solida dentro e fuori dal campo e poi i suoi assist esaltano le doti del belga (l’ultimo per il primo dei sui tre gol contro il Benevento).

La voglia matta di non mollare di un centimetro, la grinta di sempre, la passione messa fin dal primo giorno: Immobile e Mertens non sono proprio i tipi da adagiarsi, la loro sfida da vincere è sempre la prossima, quella che verrà. Mai sazi, sempre alla ricerca di quel qualcosa in più: l’attaccante laziale vuol trascinare la squadra di Inzaghi il più in alto possibile, quello azzurro realizzare il sogno scudetto. Lazio-Napoli è il primo crocevia di vertice e a fare la differenza potranno essere proprio i gol dei due bomber.

From: Il Mattino.

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