Trento. Il Napoli si accende nel finale e rifila un poker al Carpi. Tre gol negli ultimi sette minuti, la doppietta di Milik e il gol di Ounas consentono agli azzurri di schiantare la resistenza degli avversari che giocano in B. Resta però il calo evidente dalla seconda metà del primo tempo fino alla rete del momentaneo 1-1 di Malcore, nata per un errore in disimpegno di Tonelli.
La nota più lieta è il centravanti polacco che riporta il Napoli avanti con un sinistro bellissimo forte e preciso: nella serata in cui Mertens resta all’asciutto si conferma un’alternativa validissima per il reparto offensivo. Gol lampo Callejon La luce l’accende in avvio Callejon: lo spagnolo disegna una parabola dolcissima nel terzo test estivo del Napoli. L’uomo assist, quello che copre e corre sulla fascia, sa anche essere decisivo in zona tiro. La conferma che la sua presenza nel meccanismo di gioco di Sarri è indispensabile. Il gol di Callejon è una vera perla: un cucchiaio nell’angolo dopo la perfetta giocata in verticale e l’assist di Mertens.
Una delle giocate tipiche dell’attacco del Napoli. Gli azzurri si cercano sempre palla a terra, anche se devono fare spesso i conti con le entrate dure dei difensori del Carpi: Anastastio abbatte Mertens (intervento punito con l’ammonizione) e Gagliolo su Callejon. Mertens protesta per un rigore che non c’è (la Var non interviene dopo la decisione dell’arbitro) e Insigne impegna Colombi severamente. Rete in avvio di partita, poi qualche altra fiammata e il calo evidente dalla seconda metà del primo tempo: gli azzurri sono per un bel po’ meno brillanti rispetto ai primi due test in una serata calda e contro un avversario di livello superiore. E dall’errore difensivo di un singolo (quello di Tonelli) arriva anche il gol del momentaneo pari, incolpevole Sepe. Esordio Reina La prima volta dello spagnolo in porta nel giorno in cui arriva a Dimaro l’agente Quilon per parlare del suo contratto: lo spagnolo aveva saltato le prime due partite per motivi precauzionali, per preservarlo cioè da infortuni muscolari che hanno sempre caratterizzato i suoi precedenti ritiri. Pepe si presenta subito con un dribbling spettacolare e perfettamente riuscito su Mbakogu e poi risponde bene al tentativo dell’attaccante del Carpi. Lo spagnolo dà sicurezza al reparto e fa il pieno di applausi dei tifosi azzurri in tribuna al Briamasco. La prima prova più impegnativa per la linea a quattro difensiva: manca Albiol (rimasto a Dimaro con Mario Rui, Pavoletti e Zapata): la coppia centrale è formata da Koulibaly, già in forma campionato, e Maksimovic che invece fa vedere qualche sbavatura. A destra riparte Maggio, che in questo momento sta meglio di Hysaj, e rischia di farsi male in una discesa travolgente sulla fascia. A sinistra Ghoulam: il Napoli concede poco al Carpi, anche se ovviamente la fase difensiva di squadra in questo momento non può essere feroce come i momenti top della stagione.
A centrocampo non c’è Hamsik, al suo posto Zielinski, designato come sue erede. Le caratteristiche però sono diverse e si vede: lo slovacco ha una capacità unica di cucire le azioni tra difesa, centrocampo a attacco. Il polacco invece tende più a lanciarsi negli spazi e viene fermato un paio di volte in maniera fallosa quando prova a sfondare. Già tonico Allan, tra l’altro pericoloso anche con un tiro dalla distanza che impegna di piede Colombi. In regia Jorginho, il catalizzatore di palloni. La manovra è quella solita ma il ritmo non è quello intenso dei momenti migliori I cambi Napoli tutto nuovo nella ripresa. In attacco il tridente è quello con il franco-algerino Ounas a destra, uno dei più attesi dopo i buoni sprazzi e il gran gol contro il Trento che bissa con la rete al Carpi e Giaccherini a sinistra, la differenza la fa Milik. A centrocampo i giovani Rog e Diawara ruotano intorno ad Hamsik. Gli azzurri riprendono con difficoltà a creare palle gol e subiscono la rete del Carpi ma si riaccendono negli ultimi sette minuti e segnano altro quattro gol che fanno sempre bene al morale.
From: Il Mattino.