Il passo del gambero del Napoli: perché Sarri ha sbagliato le scelte


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Per l’Italia è cominciata nel modo peggiore l’avventura in Champions League. Tre partite, un pareggio (Roma) e due sconfitte (Juve e Napoli). I bianconeri sono stati travolti dal Barcellona al Camp Nou mentre gli azzurri sono caduti – non crollati – a Charkiv, sul campo dello Shakhtar Donetsk. A lungo irriconoscibili, hanno concesso campo e due gol agli ucraini. Soltanto sullo 0-2 si sono svegliati, segnando la rete della bandiera con Milik su rigore, e questo è accaduto quando Sarri ha inserito due uomini, Allan e Mertens, da schierare dal primo minuto e non da tenere in panchina per un tempo. Un doppio pesante errore. 

L’approccio del Napoli è stato imbarazzante. È come se avesse compiuto un lungo passo indietro, accantonando lavoro e idee di Sarri. È vero che i primi tempi delle ultime partite di campionato erano stati sofferti, ma pure contro Atalanta e Bologna si erano visti equilibrio e palle gol. E nel primo appuntamento europeo a Nizza, poco meno di un mese fa, si era notata una squadra di personalità, padrona del campo. Male invece a Charkiv, dove il solido Shakhtar di marca brasiliana ha sovrastato a centrocampo gli azzurri, anche perché le scelte di partenza del tecnico non sono state appropriate.

Fuori Allan e Jorginho, dentro Zielinski e Diawara, gioventù ieri sera non beata. Togliere in questo momento Allan significa sottrarre un punto di riferimento e un efficace lottatore: infatti, quando il brasiliano è entrato, si è vista un’altra intensità. Riconfermato Hamsik, un intoccabile per Sarri anche se è lecito chiedersi quale contributo in questo momento possa dare: ha senso tenere Marek in campo per un’ora, vederlo offrire un limitato contributo e poi tirarlo fuori?
 

From: Il Mattino.

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