Insigne volto dell’Italia in Spagna: «Napoli, è il momento di vincere»


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Settimana di pausa per il Napoli, ma sono tanti i calciatori azzurri che saranno in campo con le rispettive nazionali. Tra questi anche Lorenzo Insigne, ormai simbolo della squadra di Sarri che sgomiterà per un posto da protagonista anche nel doppio impegno italiano con Spagna e Israele, che probabilmente varrà il passaggio al Mondiale di Russia 2018. «Ce la giocheremo a testa alta. La Spagna è fortissima, ma a noi non serve un pareggio, bisogna vincere».

Il napoletano parla da leader anche dalle colonne del quotidiano spagnolo AS, in vista di un ritorno al Bernabeu dopo la sfida Champions contro il Real Madrid di qualche mese fa. «Sarà bellissimo tornarci dopo esserci stato con il Napoli. Fu una grande emozione il mio gol al Bernabeu, è uno degli stadi più belli al mondo. Con il Real sapevamo di affrontare la squadra più forte, ma ci siamo giocati le nostre carte. Non possiamo rimproverarci nulla». Da Madrid a Manchester, perché nel prossimo girone Champions ci sarà il City di Guardiola. «Il nostro gioco piace in Europa, ricorda un po’ quello del Barcellona di qualche anno fa. La sfida col City sarà bellissima, loro hanno tanti campioni, ma anche noi non siamo messi male. Siamo stanchi di sentire la gente dire che giochiamo bene e non vinciamo niente. Quest’anno dovremo sbagliare il meno possibile su ogni fronte, lo abbiamo capito tutti».

«Contro la Spagna, Insigne ritroverà anche Pepe Reina, portiere di riserva per Lopetegui e al centro di una querelle di mercato lunghissima, risolta solo nelle ultime ore con la permanenza azzurra. E anche per Insigne non sono mancate le sirene estere. «Io sono sereno e tranquillo, ho rinnovato da poco e penso solo a giocare. Il futuro non lo conosco, voglio restare il più a lungo possibile con questa maglia e vincere qualcosa. È il mio obiettivo di quest’anno, insieme alla qualificazione al Mondiale. Poi è difficile sapere come andrà in futuro, nel calcio è impossibile dirlo, ma per ora penso solo al Napoli».

From: Il Mattino.

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