Due grandi passioni: i viaggi in giro per il mondo e il Napoli. Entrambe da condividere, anche se in due posti diversi del globo. Paolo e Dario, gemelli 27enni innamorati degli aerei e della squadra azzurra, entusiasti per il primo posto conquistato dopo le prime sette gare di campionato. «Ma teniamo i piedi per terra» ripete Dario. «La rivoluzione non conosce entusiasmi finché non è compiuta, l’ho letta su Facebook, ma Sarri direbbe lo stesso».
Tante partite allo stadio, al San Paolo o in giro per l’Europa. Dalle prime trasferte di Europa League in Spagna od Olanda, a quelle di Champions. «Siamo stati in casa del Villarreal, a Dortmund contro il Borussia, fino allo scorso anno con il Bernabeu di Madrid». A volte, però, le passioni si accavallano e allora capita di dover prendere un aereo proprio mentre il Napoli è in campo. «Abbiamo visto partite da Cuba, in aeroporto da New York. Quest’anno, per il preliminare Champions, ero in Thailandia e l’ho vista da lì. Mio fratello Paolo era in Colombia, avevamo dodici ore di differenza, ma vedevamo la stessa partita. Bologna-Napoli di qualche settimana fa l’abbiamo vista sul telefono, dall’aeroporto di Varsavia».
Beata tecnologia, si direbbe. Anche ieri, per la gara contro il Cagliari, la strategia utilizzata è stata la stessa. «Ero in auto, di ritorno a Milano da Monaco per l’Oktoberfest. Ho visto la partita ancora sul telefono, mentre eravamo in viaggio a cavallo di quattro paesi diversi tra Germania, Austria, Svizzera e Italia». Sempre in viaggio, dunque, come questo Napoli che non sembra volersi fermare con in tasca un primo posto meritato e la consapevolezza di essere diventati veramente grandi. «Pur di vedere una partita farei di tutto», conclude Dario, che adesso potrà però godersi il momento: un weekend libero da impegni azzurri, prima di tornare al massimo. Dopo la sosta per le nazionali attendono in rapida successione Roma, Manchester City e Inter. «Il nostro sogno è lo scudetto: continuiamo a volare bassi e aspettiamo il nostro momento».
From: Il Mattino.