Sarri contro Simeone, la guerra dei mondi: sarrismo contro cholismo, sfida tra due stili


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Più che un’idea di calcio il cholismo e il sarrismo sono due stili di vita. Domani, all’Allianz Arena, nel quadrangolare Audi Cup si affronteranno per la prima volta nella storia: da una parte una squadra molto italiana, dall’altra una squadra molto europea. La squadra molto italiana è l’Atletico Madrid di Simeone mentre quella europea è il Napoli di Sarri. Italiana in un senso antico, quando l’Italia era il simbolo dei catenacciari, di quelli che vincevano i Mondiali aggrappandosi e strappando le magliette dei campioni avversari (Gentile con Maradona e Zico nell’82). Di quello stile di calcio, non bello ma emozionante, di cui il nostro calcio è stato depositario assoluto per anni, l’Atletico è il simbolo. Mentre il Napoli lo ha rinnegato. 

Sarri ha fatto del possesso, del pallone sempre tra i proprio piedi, della bellezza e della fantasia il segno distintivo. Il Cholo è uno di quelli che alla difesa a ogni costo non ha fatto altro che aggiungervi una dose ancora maggiore di grinta. Ne è nato l’Atletico Madrid. Sarà test importante per Mertens e Insigne, dunque, al cospetto di Koke, Godin, Niguez. Ma anche per Koulibaly e Albiol che dovranno vedersela con i vari Griezmann, Torres, Vietto, Carrasco.

Sarri è cultore del possesso palla, vuole sempre comandare l’azione mentre Simeone è l’esatto contrario, perché la palla la lascia volentieri al nemico e si prepara a contrastarne gli attacchi. Questo metodo aggiunge forza, ma toglie bellezza e fantasia al calcio. Tuttavia il cholismo ha portato uno scudetto, una Coppa del Re, una Supercoppa di Spagna, una Supercoppa europea, una Europa League e due finali di Champions. 

È un test internazionale di altissimo livello, che dirà a che punto è il Napoli a 15 giorni dal suo esordio nel preliminare di Champions. In campo andranno di sicuro i titolarissimi, perché non è più tempo per esperimenti o prove. Lo scontro tra due mentalità, per l’appunto. Giocare come fa l’Atletico Madrid significa, innanzitutto, conoscere i propri limiti, puntando sul carattere e la grinta. Giocare come fa il Napoli significa avere un gioco armonioso, brillante, bello da vedere. Simeone contro Sarri è una sfida straordinaria, inedita, appassionante. In questa Audi Cup ci sono quattro squadra guidate da quattro super allenatori perché nel Bayern c’è Carletto Ancelotti mentre nel Liverpool c’è Jurgen Klopp, l’ex pupillo di De Laurentiis ai tempi del Borussia Dortmund. I quattro saranno tutti insieme per la conferenza stampa, oggi alle 15 all’Hotel Westin. 

Per Diego Simeone l’obiettivo è la vittoria: conta soltanto il risultato, il «come» poco importa. Lo scopo è buttare il pallone in rete: se per l’impresa serve il catenaccio, catenaccio sia. Tutto pur di arrivare al traguardo. Facile dire: per Sarri non è così. Il termine cholismo, che indica la devozione verso Simeone, è ormai accettato dalla Fundéu che vigila sulla lingua spagnola. Quelli dell’Accademia della Crusca non hanno ancora sdognato il termine sarrismo, che indica la devozione assoluta per il tecnico di Figline. Però c’è tanto Napoli in questo Atletico. È il merito è proprio di Simeone che due anni fa definì l’Atletico «la squadra del popolo, come il Napoli di Maradona. Perché la gente si è identificata con il nostro sforzo, con la nostra capacità di affrontare le difficoltà. L’Atletico è come il Napoli di Maradona, una squadra umile in lotta contro i giganti Inter, Milan o Juventus».

Simeone guida i pupas, gli Sfigati, dal 2011. Sono considerati la squadra jellata da quando nel 1974 pareggiarono una finale di Coppa Campioni col Bayern per un gol di Schwarzenbeck al 120′ (in porta c’era il papà di Pepe Reina), persero la ripetizione 4-0. In campo domani alle ore 17,45.

From: Il Mattino.

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