Ultima mossa: Berardi a Napoli nel 2018, il Sassuolo alza il prezzo


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La fumata bianca è arrivata a mezzanotte, dopo un lungo summit in cui è stato fondamentale anche l’ok di Giampaolo, l’allenatore della Sampdoria. Zapata e Strinic oggi fanno le valigie e diventano due giocatori blucerchiati: l’operazione portata a termine dal ds Giuntoli porta nelle casse azzurre circa 22 milioni di euro, ovvero la metà di quanto incassato dalla Roma per Schick. In più, una percentuale in caso di rivendita da parte del presidente Ferrero del colombiano da qui a tre anni. Zapata era già da diverse settimane d’accordo con la Sampdoria, mentre Strinic l’intesa è stata raggiunta nella giornata di ieri. Il Napoli si è convinto a darlo via dopo aver avuto dal procuratore portoghese di Ghoulam, Mendes, l’ok al rinnovo del terzino franco-algerino che entro pochi giorni firmerà il nuovo contratto con il Napoli fino al 2022 (con una clausola di circa 30 milioni di euro).

A questo punto, le ultime ore di mercato vivranno soprattutto sull’assalto che il ds Giuntoli farà al Sassuolo per Berardi: perché il maxi-tesoretto accumulato nelle ultime 24 ore (22 milioni dalla Samp e altri 12 dal Cagliari) possono essere ora girati al club di Squinzi per l’attaccante calabrese vecchio pallino di De Laurentiis e Chiavelli. Non è una operazione semplice, perché non solo va definito il prezzo giusto del cartellino (il Sassuolo vuole almeno 50 milioni mentre il Napoli non va oltre i 38 milioni) ma anche la formula perché gli emiliani sarebbero disposti a dire di sì ma solo a patto che il Napoli lasci Berardi al Sassuolo per un’altra stagione. Nel summit previsto per questa mattina, non dovrebbe incidere il mancato passaggio di Zapata al Sassuolo. Si è lavorato per tutto il giorno per trovare una intesa, ma il colombiano ha sempre manifestato la volontà di preferire i blucerchiati. Il patron del Sassuolo, Squinzi, ha prima dato la disponibilità a trattare fin da adesso con il Napoli per la cessione nel 2018 di Berardi, ma poi ha frenato, perché ritiene la valutazione che ha fatto De Laurentiis (circa 38 milioni di euro) inferiore a quelle che può essere il valore di Berardi tra dodici mesi.

Oggi con la Sampdoria potrebbe andare a buon fine anche la cessione di un altro esubero: Lorenzo Tonelli. Il giorno di chiusura del mercato vive sulla loro rincorsa all’ultimo treno. Senza prenotazione, magari preso al volo. Perciò il conto alla rovescia è appassionante. Tonelli viene valutato 8 milioni, la Sampdoria lo vorrebbe in prestito. Giaccherini, a parte una telefonata della Fiorentina, non ha avuto richieste particolare in queste ultime ore.
Zinchenko del Manchester City attenderà fino all’ultimo secondo l’affondo del ds Giuntoli: è un classe 96 che lo scouting azzurro ha seguito per tutta la stagione. Non è escluso che il Napoli, che ha un accordo di massima sia con il club di Guardiola che con il manager dell’ucraino, possa decidere di lasciarlo perdere. Nonostante il lungo corteggiamenti.

Ieri è stata la giornata dell’addio ufficiale di Pavoletti: Giulini regala a Rastelli il centravanti che mancava dopo l’addio di Borriello e lo paga quasi 10 milioni di euro, l’acquisto più caro nella storia del club sardo. Non una grande plusvalenza (al netto della quota di ammortamento) ma in ogni caso Pavoletti non voleva più recitare la parte del rincalzo ed è anche per questo che il ds Giuntoli lo ha accontentato, lasciandolo partire. C’è ancora qualche piccola chance per Karnezis: l’intesa con il portiere greco risale a inizio agosto. Tutto dipende da Rafael: se trova una sistemazione last second, l’affare si farà. Altrimenti i portieri del Napoli saranno gli stessi dell’anno scorso.

From: Il Mattino.

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