Che atrocità, che destino baro. Quanta amarezza. E proprio con Koulibaly: l’eroe del 90′ di quel memorabile Juve-Napoli che segna nella sua porta, al 91′ e fa abdicare il Napoli allo Stadium. Il bello e il peggio del calcio. Tutto in novanta minuti. Una rimonta epica, non un capolavoro ma qualcosa di straordinario che dà il senso di dove questo Napoli può arrivare, quando avrò assestato bene le cose. Nel secondo tempo Ancelotti scrive le sue Sacre Scritture: non torni più indietro, per carità. Con la mediana a due e con Zielinski lì è roba da manicomio. Prendere gol sullo 0-0 su ripartenza dopo aver battuto un calcio d’angolo è una ferita che non può non bruciare nel petto. E irritare per l’ingenuità. Per troppo tempo è avvilente e scoraggiante il divario tra la Juve e il Napoli, poi nella ripresa la metamorfosi, una volta toccato grazie al dinamismo e la frescezza di Lozano. La coltellata nel finale rovina tutto.
From: Il Mattino.