Juve-Napoli, pazzesco 4-3: Koulibaly punisce Ancelotti


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La supersfida decisa nel recupero con un clamoroso autogol del difensore: la squadra di Sarri avanti di tre gol (Danilo, Higuain e Ronaldo) era stata ripresa da Manolas, Lozano e Di Lorenzo

Una partita pazzesca, una raffica di emozioni: alla fine vince la Juve, ma il Napoli può solo mangiarsi per aver buttato via una rimonta incredibile che lo aveva portato nella mezzora finale dallo 0-3 al 3-3. Ed è un clamoroso autogol di Koulibaly, proprio il giocatore che aveva regalato al Napoli il successo nella sfida scudetto di due anni fa, a far festeggiare i bianconeri, avanti con Danilo, Higuain e Ronaldo e poi ripresi da tre nuovi acquisti del Napoli, Manolas, Lozano e Di Lorenzo.

Sarri probabilmente già sa che sarà una grande serata per la sua Juve, rinuncia a vedersi un’altra partita dal divano e si accomoda in tribuna. La squadra in campo non è ancora a sua immagine e somiglianza, ma fa progressi incredibili. Linee corte, possesso palla prolungato, pressione alta e volontà di imporre il gioco: la sua impronta è chiara ed è una netta svolta rispetto al passato bianconero. E’ un episodio curioso a sbloccare la serata quando si infortuna De Sciglio: in campo entra Danilo ed è bravissimo ad avviare dopo pochi secondi un contropiede, orchestrato da Douglas Costa e capitalizzato al meglio dall’ex difensore del City che insacca da due passi davanti a Meret. Singolare per il Napoli prendere gol su una ripartenza nata da un angolo a favore: era necessario portare tutti gli uomini in area se lo schema prevedeva un tocco corto? Accusa il colpo la squadra di Ancelotti e dopo tre minuti capitola di nuovo, grazie all’immancabile gol dell’ex, Higuain che si gira in un fazzoletto in area eludendo Koulibaly, non l’ultimo arrivato, e di potenza fulmina per la seconda volta Meret. Una mazzata tremenda per il Napoli, che si era affacciato solo una volta pericosamente in avanti con Allan (miracolo di Szczesny) prima dell’uno-due della Juve. La reazione degli azzurri è sterile, produce solo tiri da fuori senza pretese con Fabian Ruiz, Insigne e Ghoulam. E’ la Juve invece a sfiorare due volte con Khedira (prima miracolo di Meret, poi clamorosa traversa) il tris prima dell’intervallo.

Un problema muscolare di Insigne spinge Ancelotti a cambiare pelle al Napoli, si passa al 4-4-2 nella ripresa con Lozano all’esordio in avanti con Mertens e Fabian Ruiz che trasloca a sinistra (c’è anche Mario Rui a sinistra al posto Ghoulam). Mertens fa vedere che c’è anche lui in campo, ma prima non è preciso e poi trova un attento Szczesny. La Juve però è spietata e appena il Napoli sembra provare a rialzare la testa lo rimanda indietro con il solito Cristiano Ronaldo, che non esulta come al solito e fa capire di non aver mandato giù l’annullamento del gol di sabato scorso a Parma.

Partita finita? Nemmeno per sogno, la Juve cala fisicamente, abbassa il ritmo e in due minuti la squadra di Ancelotti la riapre incredibilmente mentre lo Stadium intona “Oje vita mia”. Prima un colpo di testa di Manolas, poi un tap-in di Lozano (anche stavolta in gol all’esordio) fanno tornare a respirare Ancelotti. Il finale diventa rovente, entrano anche Elmas da una parte e Dybala dall’altra. La Juve colpisce una clamorosa traversa con Douglas Costa, ma subisce l’incredibile pareggio di Di Lorenzo che in mischia trova la deviazione vincente in anticipo su De Ligt. Esulta per l’incredibile rimonta Ancelotti, accarezza il pareggio fino ai minuti di recupero, quando un altro pazzesco episodio lo condanna al ko: è Koulibaly con una sfortunata deviazione nella propria porta a beffare Meret e a regalare i tre punti a Sarri, che può festeggiare nel suo box in tribuna.

From: Corriere Dello Sport.

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