Il Napoli attende il verdetto del giudice sportivo. La decisione ci sarà domani e la speranza del club azzurro, fondata sulle memorie difensive basate sulla causa di forza maggiore per non aver potuto raggiungere Torino dopo il provvedimento dell’Asl dell’isolamento per il gruppo azzurro in seguito alle positività al Covid-19 di Zielinski e Elmas e del collaboratore Costi, è che verrà stabilita la ripetizione della partita con la Juve. Il club bianconero punta al 3-0 a tavolino da parte del giudice sportivo (sarebbe il primo grado di giudizio sportivo e il Napoli potrebbe poi ricorrere a altri due gradi portando avanti la battaglia legale).
Il Napoli nella sua memoria difensiva si è appellato all’articolo 55 del Noif (norme organizzative interne della Figc) che riguarda la mancata partecipazione alla gara per causa di forza maggiore: «Le squadre che non si presentano in campo nel termine previsto sono considerate rinunciatarie alla gara con le conseguenze previste della sconfitta per 3-0 a tavolino, salvo che non dimostrino la sussistenza di una causa di forza maggiore». La declaratoria della sussistenza della causa di forza maggiore compete al giudice sportivo in prima istanza e alla Corte sportiva d’appello in seconda e ultima istanza. E il club azzurro ha presentato documentazioni per dimostrare che si trovava in questa situazione avendo ricevuto la comunicazione dell’Asl mentre si stava accingendo alla partenza per Torino. Cresce, quindi, l’attesa per quella che sarà la decisione di Gerardo Mastrandrea, il giudice sportivo che martedì scorso rinviò la decisione in attesa del supplemento di indagini sul caso Juventus-Napoli, la partita della terza giornata di campionato che non si è giocata il 4 ottobre.
Continua intanto il giro di tamponi nella bolla di Castel Volturno il cui termine originario scadrebbe giovedì ma che potrebbe concludersi domani in anticipo (decisione che dovrebbe essere eventualmente presa dall’Asl Caserta 2 competente sul territorio), tenendo presente la nuova circolare del ministero della Salute che aggiorna le indicazioni sulla durata e il termine dell’isolamento e della quarantena (i contatti stretti di casi con infezione confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; oppure di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno). Un nuovo tampone ieri mattina per gli azzurri (in giornata si conoscerà l’esito), dopo i quattro della scorsa settimana effettuati martedì e poi consecutivamente giovedì, venerdì e sabato che hanno evidenziato la negatività del gruppo squadra in ritiro a Castel Volturno. Intanto il professore Vincenzo Mirone, responsabile della Consulta medica e tamponi Covid-19 del Napoli, ha spiegato a Radio Punto Nuovo l’efficacia della bolla a Castel Volturno. «Il Napoli ha fatto una vera bolla ed è la squadra più protetta, ha tutta la squadra sana: domani (oggi ndr) sarà rinnovato il protocollo tra Napoli e Federico II».
Gattuso in questi giorni di lockdown per il gruppo azzurro ha intensificato sia le sedute atletiche che quello tecnico-tattiche per riportare la squadra al meglio alla ripresa del campionato sabato pomeriggio al San Paolo contro l’Atalanta. Insigne ha ripreso il lavoro sul campo, dopo due settimane di terapie e di programma in palestra, l’obiettivo è il rientro per il derby contro il Benevento del fratello Roberto in programma domenica 25. Allenamento pomeridiano terminato con una partitina su campo ridotto. Ringhio lavora sul 4-2-3-1, contro l’Atalanta da esterno sinistro d’attacco dovrebbe giostrare Lozano a sinistra con Politano a destra.