Koulibaly e Caldara, il vizio del gol: ​la strana sfida tra difensori-bomber


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«Mamma, da grande voglio giocare a calcio, fare
l’attaccante e segnare tanti gol», la classica frase che
ogni bambino ha proferito almeno una volta nella vita quando doveva
raccontarsi da lì a qualche anno. C’è da
scommetterci sul fatto che queste parole siano uscite anche dalla
bocca di Kalidou Koulibaly così come da quella di Mattia
Caldara. Poi, però, ci hanno pensato i rispettivi allenatori
a mettere a freno i loro sogni d’infanzia. A calcio sono
riusciti a giocare entrambi, e anche a livelli decisamente alti, ma
le previsioni sul ruolo sono state decisamente disattese. Gli
attaccanti, in quanto tali, sono diventati i loro nemici, quelli
brutti e cattivi da scacciare per proteggere la porta alle loro
spalle. E quando finisci per fare il difensore, i gol li devi
evitare, non puoi certo ambire a diventare il bomber della tua
squadra. Anzi. La porta giusta, quella nella quale buttarla dentro,
è distante anni luce. Di mezzo ci sono una linea di
metà campo, un’area di rigore e almeno 9 o 10 avversari
da dover superare. Si chiamano inconvenienti del mestiere del
difensore, ma Kalidou e Mattia hanno saputo come superarli.

Koulibaly e Caldara, infatti, rientrano in quella ristrettissima
elite di difensori che in gergo vengono definiti con il vizio del
gol. A loro modo sono entrati entrambi nella storia del campionato
di serie A. La scorsa stagione è stata quella della
consacrazione per Mattia Caldara. Al suo primo anno con la maglia
dell’Atalanta ha segnato addirittura 7 reti e la sua serata di
gloria è stata quella del 25 febbraio 2016. Allo stadio San
Paolo è stato il difensore con la maglia numero 13 (in onore
di Nesta, l’idolo di una generazione di difensori centrali) il
bomber per l’Atalanta: doppietta e tre punti per i suoi. Due
delle sette bellezze realizzate nell’arco della stagione
scorsa, quindi, sono arrivate contro il Napoli. Un bel regalo anche
per la Juventus, società che ne ha già acquistato il
cartellino lasciandolo in prestito all’Atalanta.

Quest’anno è fermo a 3 (sempre in casa, contro Crotone,
Lazio e la sua Juventus), che pure è un bottino niente male
per un centrale. Alla luce di questo score, Caldara si piazza al
secondo posto nella classifica dei difensori, perché il
primo della lista è Koulibaly. Sono quattro i centri
stagionali per il senegalese del Napoli che è il più
prolifico della serie A tra i suoi colleghi di ruolo. Gol pesanti
per il Napoli, soprattutto quello al San Paolo nell’ultima di
campionato contro il Verona decisivo per sfondare il muro
gialloblù. Una rete di testa dopo quella in trasferta con il
Torino alla 17esima giornata e i due tap in contro Cagliari (in
casa, alla settima) e Lazio, all’Olimpico, alla quinta.
Ciliegine su una torta già di per sé decisamente
gustosa per via delle sue prestazioni pressoché perfette in
fase difensiva. Un vero e proprio baluardo sul quale si fonda
l’intero impianto arretrato del Napoli. Detta i tempi, si
inserisce e adesso ha imparato anche a fare centro.

From: Il Mattino.

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