La pazza idea del Napoli: regalare Angel Di Maria ad Ancelotti. I retroscena di un affare possibile
Sarebbe l’argentino “l’attaccante 31enne” chiesto da Ancelotti a De Laurentiis. Giocatore dal talento cristallino, che può far sognare la piazza azzurra. Trattativa in fase avanzata: il giocatore dovrà spalmarsi l’ingaggio e l’affare col PSG non è un problema, essendo il club parigino disposto a cederlo anche per motivazioni legate al FFP.
Napoli, si attende il botto in attacco. E, fin qui, tutti d’accordo. Da Edinson Cavani a Karim Benzema passando per… Angel Di Maria. Sarebbe infatti l’avanti argentino del PSG, infatti, la nuova pista seguita dal ds Giuntoli e dagli uomini mercato del club partenopeo per accontentare Carlo Ancelotti. Il 31enne di cui ha parlato, nelle ultime ore, patron Aurelio De Laurentiis (con la frase “Carlo mi ha chiesto un 31enne per essere competitivi in Champions“), potrebbe essere proprio lui.
L’ingaggio da spalmare
L’attaccante albiceleste, autore del gol dell’1-1 in Francia-Argentina negli ottavi degli ultimi Mondiali e che dal 2015 ad oggi, con la maglia dei parigini, ha collezionato 27 rete in 88 presenze (un po’ “chiuso”, nell’ultima stagione dal tridente Neymar-Cavani-Mbappé), potrebbe approdare alla corte del tecnico di Reggiolo, suo estimatore e che già aveva allenato ai tempi del Real Madrid, a una condizione: che si spalmi, cioè, l’ingaggio, che attualmente ammonta a 8 milioni annui (in scadenza col PSG nel 2019), per venire in contro alle esigenze di budget del club partenopeo.
Trattativa in stato avanzato
Come noto, Di Maria non è una prima punta ma un attaccante esterno o trequartista, dalle proprietà di palleggio eccelse e che ben si contestualizzerebbero nella cornice calciofila napoletana, da sempre amate dei giocatori di talento. Comincia a filtrare ottimismo nell’aria, proprio perché la trattativa sembra in fase avanzata: il giocatore sembra convinto e l’accordo con il PSG non appare un problema, non solo per il fatto che il giocatore sia un po’ finito ai margini della rosa monstre costruita dallo sceicco al-Khelaifi, ma anche per i discorsi sul Fair Play Finanziario, che proprio il club della Torre Eiffel deve sistemare.