Come un fulmine a ciel sereno la vittoria dell’Az Alkmaar al San Paolo. «Un bus davanti alla porta di Bizot, unico modo per fermare il super attacco del Napoli», è il commento più comune sui social. Una gara forse sottovalutata, un po’ perché gli olandesi non destavano preoccupazione a causa di un inizio di stagione non entusiasmante - grande errore, visto che lo scorso campionato avevano praticamente sfiorato il titolo, secondi a pari punti con l’Ajax– e un po’ anche perché l’ombra del coronavirus sembrava aver dimezzato la rosa – ma anche qui il virus pare aver mirato solo alla panchina olandese, i titolari c’erano praticamente tutti.
E il giorno dopo la serata di Europa League a Napoli c’è un po’ di amaro in bocca: «Stamattina caffè con molto zucchero, devo cercare di superare l’intossico di ieri sera e quel brutto sapore di dentifricio»; «Io per la rabbia ho buttato il dentifricio: niente Az in casa mia»; «Ma come abbiamo fatto a perdere?»; «Non me lo aspettavo, una squadra che dimostra tanto in campionato non può fare un passo falso cosi in Europa»; «Siete stati scandalosi». E mentre piovono critiche, qualcuno la prende con filosofia: «Pensavamo che era come bersi un bicchier d’acqua dopo essersi lavati i denti con l’Az, ma ora dimostriamo che è stato solo un errore di percorso»; «Ci voleva un po’ di tartar control»; «Un dentifricio non può fermarci. Il cammino il Europa League è solo all’inizio».
I più bersagliati dal pubblico social sono Fabian Ruiz, Lobotka e Koulibaly: «Lo slovacco ha quel capocchione grosso e poi non fa nulla in campo, lento e scolastico»; «Fabian si è perso la marcatura e sembrava imbalsamato», «Colpa di K2 quel gol», sono alcuni dei commenti che si leggono sul web.
Altri danno merito agli avversari, arrivati a Napoli con il piglio giusto e pronti a fare l’unica partita possibile per vincere contro gli azzurri: «Hanno giocato schiacciati nella loro metà campo, tutto il tempo in difesa, si sono chiusi e hanno impedito alla nostra squadra di giocare»; «Un muro di 10 giocatori davanti alla loro porta»; «Il loro modulo è stato il 5-5 o il 7-3 nella loro metà campo». In effetti Slot, con una fase difensiva pressochè perfetta, è riuscito in ciò in cui non erano riusciti Liverani, Maran e Gasperini, ovvero stanare l’attacco dei ragazzi di Gattuso.
Nessuna pretesa da parte dell’AZ di fare la partita, né di prendere l’iniziativa: gli olandesi hanno praticamente lasciato il pallone nelle mani dei padroni di casa, che di fatto hanno governato il match col 70% di possesso palla, e si sono chiusi compatti nella loro trequarti. Difficile così per Osimhen e compagni aprire spazi e arrivare in porta: senza profondità hanno fatto il solletico agli avversari. «Potevamo starci una giornata e non avremmo segnato», ha detto anche Ringhio nel post-partita. Ansia di arrivare al gol e poi il colpo duro, il gol di De Wit: da quel momento in poi un assedio, voglia di rimonta ma il muro olandese ha dimostrato di non aver nulla da invidiare alla muraglia cinese.
La mossa di Slot è stata semplice: non concedere profondità. Pressare già con gli attaccanti le fonti di gioco avversarie e annullare gli spazi tra difesa e centrocampo. È così che l’Az ha detonato Victor, l’uomo che aveva svegliato l’attacco azzurro rendendolo micidiale in campionato (con lui un gol ogni 16 minuti in campionato), e impedito ai tre attaccanti alle spalle del centravanti di rendersi pericolosi tra le linee. Se gli olandesi però hanno preso le misure contro gli azzurri, ora bisognerà studiare la situazione prima che altri avversari facciano la stessa cosa. «Se si chiudono così in difesa è difficile per tutti, a quel punto bisognerebbe farli stancare, farli muovere verso di noi e correre noi in contropiede», suggerisce qualche fantallenatore.
Gattuso e la sua squadra dimostreranno presto il loro modo di rispondere a questa prima sconfitta stagionale sul campo. Intanto a Benevento i napoletani pretendono i tre punti: «Battiamo le streghe, fateci festeggiare Halloween almeno così».