Le mani di Gigio e i piedi di Pepe: dai portieri le vere emozioni


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In questo mondo di ladri, di arbitri che hanno un sacchetto a
perdere al posto del cuore, insensibili all’epica e alla
poetica, insultando così non solo la magna Juve ma
l’intero genere umano, e perché non se ne stanno in
tribuna a mangiare patatine, come suggerisce soavemente
l’immenso Buffon, in questo mondo Real e reale, il Napoli
scherza coi fanti e lascia stare i Banti alla Scala del calcio dove
gli viene a mancare l’ultimo scalino per stare più
attaccato alla Juventus.

Da 29 partite imbattuti in trasferta (24 vittorie, 5 pareggi), i
corsari azzurri falliscono l’abbordaggio al Milan. In
realtà, Milan-Napoli è stato un match tra due pugili
più attenti che eleganti, più cauti che audaci, il
Napoli con la sua azione insistita e mirata a stancare
l’avversario, il Milan capace di uscire quando il Napoli gli
è stato più addosso.

Prima del suono dell’ultimo gong, il Napoli che aveva
conquistato il centro del ring, da pugile padrone, ha sferrato il
pugno del kappaò, ma Milik ha trovato nel guizzo di
Donnarumma la mano sinistra del portiere che ha parato il colpo
decisivo. Sarebbe stato un kappaò memorabile, all’ultimo
respiro, per non mollare la Juve.

A San Siro, erano di fronte i due portieri del Milan, il presente e
il futuro tra i pali rossoneri, Gigio Donnarmma di Castellammare,
19 anni, 1,96, in maglione giallo, e Pepe Reina di Madrid, 36 anni,
1,88, in tenuta verde. Un canario e un ramarro. L’anno venturo,
Reina lascerà Posillipo per via Montenapoleone.

È stato Pepe il primo protagonista della sfida quando ha
deviato in corner l’immediato tiro velenoso di Bonaventura
(3′) e ha poi rimediato a una «botta» di Calhanoglu
(39′). Tra le due parate di Reina, a Donnarumma è
toccato sventare una conclusione di Mertens (16′).

Ma non c’è stato molto lavoro per i due portieri. Sul
taccuino di Reina si registrano una respinta alta su cross di
Calhanoglu (12′), una presa alta all’inizio del secondo
tempo, una parata facile su Bonaventura (65′), un pallone tra
le mani sul rimpallo ravvicinato di Locatelli (86′).

From: Il Mattino.

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