Va allo Spezia il derby della Liguria. Grazie a Nzola, Gotti incamera tre punti pesantissimi nell’economia di una classifica che vede gli aquilotti volare sino a metà classifica, a quota 8, e la Sampdoria andare così incontro alla terza sconfitta consecutiva. Due punti in sette partite, una difesa ancora una volta dietro la lavagna e un attacco che segna con il contagocce. Le prossime due settimane saranno importanti per la dirigenza anche per riflettere sulla posizione di Giampaolo.
LA PARTITA – Due squadre con animi e umori differenti. I bianconeri sono reduci dal KO del Maradona contro il Napoli ma forti di una prestazione che li ha visti in partita per 89 minuti, i blucerchiati invece hanno ceduto il passo al Milan tra le mura amiche del Ferraris.
Non potrà contare sull’apporto dalla panchina del proprio tecnico la Sampdoria in questa trasferta con Marco Giampaolo fermato due giornate dal giudice sportivo dopo l’espulsione maturata proprio nella gara contro i rossoneri. Un’assenza che sembrerebbe non pesare troppo perché, all’undicesimo minuto è Sabiri a salire in cattedra. Il marocchino festeggia nel migliore dei modi la convocazione in nazionale e il primo goal in stagione con una giocata da cineteca. La gioia però dura poco. La Sampdoria ha un conto aperto con la sfortuna e, un giro di lancette dopo, lo Spezia pareggia i conti. Protagonista, questa volta in negativo, è Murillo che, dopo una carambola, infila Audero.
Tutto da rifare per i blucerchiati a caccia di punti importanti in classifica e obbligati a rispondere – a distanza – alla vittoria del Lecce. La pressione del risultato fa perdere un po’ di lucidità. Il rischio di subire il sorpasso, poco prima della mezz’ora, è concreto ma non si verifica. Non una prima frazione esaltante, almeno dal punto di vista delle occasioni create e, dopo qualche cartellino per gioco scorretto ed un minuto di recupero, l’arbitro Sozza manda tutti nello spogliatoio.
La ripresa è ricca di emozioni, da una parte e dell’altra con Audero e Dragowski che rubano la scena ai compagni. Apre il portiere di casa che chiude lo specchio della porta a Caputo, risponde il collega ospite negando d’istinto il goal del sorpasso a Kiwior.
Si apre poi una contesa tra Dragowski e Sabiri, ispirato in questa giornata dopo alcune prestazioni sottotono, ma i riflessi del polacco prima e una mira non precisa poi salvano lo Spezia da un nuovo svantaggio.
Il pericolo corso sveglia gli uomini di Gotti che, con Nzola ribaltano il risultato al settantunesimo con l’attaccante angolano che, lasciato colpevolmente solo in area di rigore dalla difesa della Sampdoria, calcia al volo su cross di Holm e batte Audero.
Gli uomini di Giampaolo provano a reagire e a cercare il pari puntando su un assetto decisamente offensivo. Dragowski non ha intenzione di vanificare gli sforzi dei compagni ed è bravo a dire no, su due occasioni ravvicinate, prima a Gabbiadini – entrato al posto di Leris – e poi, ancora una volta, a Sabiri bravo a provare la conclusione sulla ribattuta del portiere avversario.
Si scaldano gli animi sul finale con Murillo e Nzola che finiscono sul taccuino dell’arbitro dopo un accenno di rissa dopo un brutto fallo di Ellertson ai danni del numero 11 blucerchiato. Si riversano in avanti gli ospiti ma non basta. Quagliarella sbatte su Dragowski mentre il tiro di Verre finisce alto sulla traversa.
Seconda vittoria in campionato per lo Spezia e nuova sconfitta per la Sampdoria che resta ferma quota 2 punti in classifica non senza rammarico dopo le tante occasioni create.