Atteso che la partita in trasferta con l’Udinese è statisticamente da sempre una partita difficile, considerato che per l’occasione i friuliani avevano pure cambiato l’allenatore, verificato che a Udine fa nu cazz e fridd e premesso che vorrei vedere a voi a giocare due volte in meno di una settimana con una squadra molto nordica e decisamente molto bianconera, lamentarsi della vittoria di misura di ieri degli azzurri alla Dacia Arena quando venerdì teniamo la Juve è un po’ come lamentarsi della mancanza di pepe nella pizza fritta quando arriva a tavola. È fritta? Li tiene i cigoli? La tiene la ricotta? E allora gli elementi fondamentali per essere contenti e soddisfatti ci sono tutti.
Del resto vincere a Udine ieri non significava soltanto vincere con i friuliani e portare a casa altri tre punti. Vincere ieri significava soprattutto riprendersi la sommità della classifica e ricacciare l’Inter al posto suo. Spalletti già gufava nell’ombra travestito da ciucciuettola quando sul rigore guadagnato da Maggio Jorginho scaricava il pallone direttamente in faccia al portiere bianconero Scuffet ma fortunatamente l’allenatore dell’Inter deve essersi distratto per festeggiare il mancato gol perché in quel preciso momento, approfittando di un rimpallo e di un po’ di ciorta, lo stesso Jorginho ha riacciuffato il pallone e ha messo a segno la rete decisiva del vantaggio.
From: Il Mattino.