Allora, partiamo dal presupposto che il primo che si lamenta acchiappa i paccheri. Sì perché è vero che dopo un filotto di vittorie consecutive e una serie di prestazioni più o meno esaltanti, arricchite sempre e comunque da una discreta quantità di emozioni, spettacolo e gol, ieri il Napoli di Sarri è stato fermato con un pareggio blando e senza reti dall’Inter di Spalletti, travestita per l’occasione da blindato dei caschi blu dell’Onu mandato a garantire l’ordine in una manifestazione dei disoccupati disorganizzati. Ma la circostanza, tuttavia, non può e non deve autorizzare a lamentarsi e ad esprimere amarezza e dispiacere per la mancata vittoria. Gli azzurri venivano da due trasferte niente affatto facili, prima a Roma e poi a Manchester, e tra aerei, check in, fusi orari, decolli e atterraggi è già assai che i ragazzi ieri abbiano ingarrato subito la strada per arrivare al San Paolo. E infatti il bus della squadra è arrivato a Fuorigrotta con un poco di ritardo rispetto al solito e questo deve far capire che i presagi non erano dei migliori. Se a ciò si aggiunge che il portiere dell’Inter, Handanovic, ha deciso di candidarsi e di vincere il premio come miglior portiere del globo e di tutte le terre emerse proprio ieri sera, poco prima di entrare in campo, parando poi nel corso della partita qualsiasi cosa giungesse dalle sue parti compresi i petardi accesi dagli spalti per vivacizzare un poco la situazione, allora è facile comprendere perché, tutto sommato, a dirla tutta, un pareggio va più che bene. La vetta della classifica è ancora azzurra, il primo posto parla ancora napoletano e i nerazzurri restano sotto di due punti.
From: Il Mattino.