È il giorno di Diego Armando Maradona. Questa sera, prima del fischio di inizio di Napoli-Lazio, verrà inaugurata la nuova statua dedicata al Capitano all’interno dello stadio dedicato al Capitano. Donata da Stefano Ceci, il manager di Catanzaro che in nome dell’amicizia per Diego ha vissuto al fianco di Maradona per quasi 15 anni, la statua a grandezza naturale, 167 centimetri, ha la vera mano de Dios e pure il vero piede sinistro. Ovvero, il calco fedele della mano che beffò Shilton, l’Inghilterra e l’allora premier Thatcher e del piede che ha incantato il mondo dal primo all’ultimo giorno in cui ha giocato a calcio. Perché Ceci pensava dal 2017 di realizzare questa opera, neppure Maradona fosse un faraone da imbalsamare. Ma la statua, fusa in bronzo nella Fonderia Nolana, è uno spettacolo. E alle 19,30 sarà al centro delle celebrazioni per ricordare il Pibe de Oro.
La statua verrà accolta da Aurelio De Laurentiis e farà il giro dello stadio sulla pista di atletica. Con i calciatori del Napoli e Spalletti ai bordi del campo. Che anticiperanno l’arrivo a Fuorigrotta proprio per l’evento. C’è il vertice del calcio italiano, ci sono gli ex azzurri che hanno condiviso con lui gli anni di gloria, ci sono tante stelle del passato, e c’è anche Gianni Infantino, il numero uno della Fifa. Infantino e Maradona sono stati amici: Diego prese parte anche un triangolare che il numero uno del calcio mondiale organizzò nella sua Briga, nel 2017. La presenza della Fifa è assai simbolica, perché Maradona ha sempre avuto parole ostili nei confronti della Fifa e nel 1994 accusò i vertici del calcio mondiale di aver creato un complotto per fermarlo ai Mondiali Usa.