Meret 7,5
Una parata per tempo. Nel primo è miracoloso sul tiro ravvicinato di Giroud, nella ripresa è reattivo sulla conclusione di Messias. Non può fare proprio nulla
sul gol.
Di Lorenzo 6,5
Sul suo binario passa il TGV francese Theo Hernandez ma lui lo aspetta sulla fascia con la pazienza di chi non ha alcuna fretta disalire in corsa. La strategia funziona.
Rrahmani 7
Vietato passare dalle sue parti e gli attaccanti del Milan non ci mettono troppo a capirlo. Li marca stretti, li marca duri, ma soprattutto li marca. Perfetto nelle chiusure.
Kim 6,5
Il colosso coreano tiene botta anche nel tempio sacro di San Siro. Non gli tremano le gambe nemmeno per un secondo e vince tutti i duelli aerei con prepotenza.
Mario Rui 7
Praticamente perfetto in marcatura. Poi tira fuori dal cilindro il cross telecomandato per la testa di Simeone e a quel punto il Napoli sale in Paradiso.
Anguissa 7
Soffre un po’ la pressione iniziale del Milan, ma nel secondo tempo tira fuori attributi e qualità che servono a fare la differenza. Gigantesco nel recupero palla in mezzo al campo.
Lobotka 7
Una regia poco dinamica. Aiuta poco il Napoli nell’uscita palla al piede e a lungo andare diventa un problema perché il Milan viene a pressare molto alto e toglie ossigeno.
Zielinski 7
Con quei piedi lì sa di poter fare un po’ quello che gli pare e quando gli capita il pallone giusto lo gestisce con classe e precisione. Aiuta anche in fase di copertura: cosa che non guasta.
Politano 7
Si prende la responsabilità di calciare il rigore che porta in vantaggio il Napoli. Poi si prende una caterva di calci dai giocatori e insulti dai tifosi. Costretto a uscire per una botta.
Raspadori 5,5
Gioca a nascondino per buona parte della sua partita: peccato che non riesca mai a fare «31 salvatutti», anzi. I compagni lo cercano poco, ma lui si fa vedere ancora meno.
Kvaratskhelia 7
Manda ai matti Pioli che in una sola partita gli deve cambiare quattro marcatori. Ci va di mezzo Dest che lo atterra in area e regala il rigore.
Simeone 7
L’hombre del partido, come gli griderebbe anche papà Diego. Il Cholito entra con il piglio giusto: lavora un gran pallone e va a raccogliere il cross di Mario Rui. Il resto è storia, anzi: festa.
Zerbin 6
Un po’ gli tremano le gambe, ma sarebbe impossibile dargli torto. Theo gli sgasa sotto gli occhi e lui se lo perde. Poi gli prende le misure, trova coraggio e sfiora anche il gol. Merita applausi
Elmas 6
Difficile per chiunque prendere il posto di quell’iradiddio di Kvara, però lui si piazza bene sulla sinistra e corre a tutta gamba. Prezioso in copertura.
Ndombele 6
La sua partita si racchiude in una foto: palla recuperata nella metà campo del Napoli e strappo di 20 metri trascinando tutto e tutti. Quello che serviva.
Oliveria s.v.
Aggiunge fisicità a un Napoli che deve solo tenere alla larga dalla propria porta i pericoli dell’assalto rossonero. Lui ci mette il fisico e aiuta la squadra a tuttocampo.
Spalletti 7
La squadra iniziale rischia di essere travolta dalla foga agonistica del Milan. Nella prima mezzora il dominio rossonero rischia di schiacciare gli azzurri che però hanno testa e cuore per resistere. La mossa Raspadori falso nove non paga e il gol descisivo arriva appena mette dentro il Cholito. La scelta giusta al momento giusto. Come quella di tenere dentro Kvara sempre più tempo. Coraggiosa la scelta di Zerbin che infatti rischia di rovinare la serata. Ma questo Napoli ha le idee chiare e un cuore grande come la sua città, quella che Luciano non perde mai l’occasione per difendere e osannare.