Mertens: «A Napoli il calcio è una malattia. Scudetto? Lotta aperta…»


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Un solo gol per raggiungere Diego Maradona, due per superarlo ed iscriversi a pieno titolo nella storia del Napoli. Dries Mertens vuole essere assoluto protagonista di questa stagione appena cominciata. «Quando mi chiamano Ciro mi fa bene, spesso dopo un gol è ancora più bello. Sono qui da sette anni, sono napoletano, ho tanti amici. In campo do tutto e fuori dal campo provo a vivere come un napoletano».

«Il calcio in Italia è una bellissima malattia, a Napoli sono tutti malati, dai più giovani ai più anziani», ha aggiunto ai canali ufficiali della Serie A. «Nel mio palazzo abita una signora di 75 anni che commenta ogni mia prestazione in campo. In Belgio non è così. Battere Hamsik? Ha fatto tanti gol fino alla fine, gli ho fatto qualche assist e ho sbagliato», scherza. «Se lo supero gli faccio una telefonata, ma prima devo superarlo. Sette anni fa non l’avrei mai detto che sarei arrivato fin qui. Significherebbe essere importantissimo nella storia del Napoli».

 

Ma il gol più bello? «Il pallonetto Col Torino è stato un momento bellissimo, qualcuno ancora pensa che è stato un cross, ma non ne capiscono di calcio», risponde Dries. «Torniamo a Torino e sicuramente fisicamente sarà una gara difficile, hanno una bella squadra. Per noi sarà importante essere pronti e fare il massimo. La lotta per lo scudetto è aperta, la Juventus ha qualche difficoltà rispetto a prima, l’Inter sta facendo bene e noi non possiamo perdere terreno. Possiamo solo lavorare al massimo e sperare che finisca nel miglior modo possibile».

From: Il Mattino.

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