Mertens, il Napoli tira un sospiro. Recupero sprint: con la Lazio ci sarà


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La grande paura, nella notte delle streghe. In campo il Napoli le ha viste solo nei primissimi minuti di gioco quando il Benevento ha provato ad imporre il proprio gioco, sugli spalti e negli spogliatoi, invece, sono comparse a metà ripresa, quando Dries Mertens è stato colpito da Djimsiti ed è stato costretto al cambio.
Inevitabile la paura, dal momento che il belga è l’unico uomo a disposizione di Sarri per ricoprire il ruolo di centravanti in attesa della ripresa totale di Milik. L’apprensione, però, si è protratta fino a quando Mertens ha lasciato lo stadio Ciro Vigorito di Benevento senza zoppicare vistosamente. In quel momento il primo ottimismo è iniziato a filtrare, anche da parte dei compagni di squadra e di Sarri che nell’immediato post gara hanno lanciato messaggi rassicuranti.

 

L’ultimo segnale è arrivato ieri, quando nel primo pomeriggio il Napoli ha pubblicato un comunicato ufficiale circa le condizioni dell’attaccante belga. «Per Dries Mertens lieve distorsione di primo grado alla caviglia sinistra. Verrà valutato alla ripresa degli allenamenti». Questo il tweet da parte del Napoli che ha rimandato alla giornata di oggi per ufficializzare le condizioni del belga. Intanto il giocatore ha trascorso la mattinata ieri nel più totale relax a Marechiaro in compagnia del compagno di reparto Arek Milik. I due hanno postato le immagini del mare del Golfo dai propri profili Instagram.
Umore decisamente alto per il gruppo in vista della Lazio. Perché, inutile negarlo, la partita di sabato prossimo è uno degli scogli più difficili da superare in questa fase del campionato.
La squadra di Simone Inzaghi già nella gara di andata si rivelò avversario di assoluto valore e nella notte dell’Olimpico fu proprio una magia di Mertens a consegnare agli azzurri la vittoria. In questo inizio di 2018, poi, il belga è l’uomo più in forma del Napoli con i suoi quattro gol in tre partite di campionato (Atalanta, Bologna e Benevento). Reti che gli hanno consentito di arrivare al diciottesimo posto nella classifica della Scarpa d’oro. Una posizione condivisa con Dybala, Aubameyang (ora all’Arsenal), Diaz (Lione) e Sterling (Manchester City), tutti cannonieri di valore assoluto nel panorama del calcio europeo.
Anche per questo, allora, Mertens, proverà a rimettersi in piedi al più presto per essere abile e arruolabile in vista della partita di sabato sera al San Paolo contro la Lazio. D’altra parte da quando è diventato un giocatore del Napoli, il belga è stato costretto a forfait per motivi fisici soltanto in altre due occasioni. Nella stagione 2013-2014 saltò la trasferta di Catania (il 26 marzo 2014), proprio per una distorsione alla caviglia. Una sola gara e poi subito a disposizione.
Più lungo, invece, lo stop che lo ha tenuto fermo tra ottobre e novembre 2015. In quel caso si trattava di un problema muscolare che lo costrinse a saltare tre gare di Europa League e due di campionato. Da allora, però, fine degli infortuni per il belga che da quando è diventato la prima punta del Napoli si è trasformato in uomo intoccabile per Maurizio Sarri.
Anche i numeri di quest’anno parlano chiaro. Mai una gara saltata – seppur non sempre dal primo minuto – nelle 33 disputate dagli azzurri dall’inizio della stagione. Tanto più che dopo l’infortunio di Milik gli è toccato nuovamente caricarsi sulle spalle l’intero peso dell’attacco. Un compito che sta svolgendo con precisione impeccabile. Dopo il digiuno tra novembre e gennaio, infatti, Mertens ha ripreso a segnare con la sua solita continuità da cannibale del gol. Con quello – bellissimo – di domenica sera a Benevento, infatti, è arrivato a quota 14 in campionato e 18 totali. Insieme a Insigne, infatti, è l’unico degli azzurri ad essere andato a segno in tutte le competizioni (serie A, preliminari e girone di Champions e Coppa Italia), sintomo che il ruolo di prima punta in questo Napoli gli calzi a pennello. Difficile, allora, che si voglia fermare adesso che la stagione degli azzurri entra nella sua fase più calda e delicata.

From: Il Mattino.

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