Mertens mette Diego nel mirino: tre reti per raggiungere Maradona


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E meno male che era solo un’ala sinistra part-time. Era il 30
ottobre del 2013 quando Dries Mertens ha iniziato la sua scalata
verso l’Olimpo del gol. Chissà se quel giorno, con la
Fiorentina, pensava che sarebbe entrato nella top 5 dei marcatori
azzurri in serie A. All’epoca era «solo» un esterno
e giocava assai lontano dalla porta. Non a caso, la prima rete in
azzurro arrivò dopo 10 giornate di campionato. Contro la
Roma, domenica, ha agganciato Cavani e Sallustro a quota 78 gol in
serie A ed è distante appena tre reti da Maradona.

Come la prima volta, di sinistro. 78 gol in serie A che lo fanno
diventare il quarto marcatore della storia e quinto dell’Olimpo
assoluto dei bomber azzurri, in quella classifica speciale nelle
mani di Marek Hamsik. «Ciro» stupisce ancora,
stordisce, ammalia, conquista, rapisce, coinvolge. E così
via, fino a trovare 78 verbi diversi, uno per ogni gol segnato con
la maglia del Napoli in serie A, con la certezza che non sarebbe un
problema riuscirci perché la fantasia che il belga mostra in
campo finisce con il contagiare tutti. Dries è un romanzo
che non finisce mai: dai primi passi con Rafa Benitez, al boom con
Maurizio Sarri e alla nuova vita con Carlo Ancelotti. Ora Mertens
non vuole fermarsi anche perché arrivano le partite in cui
può davvero divertirsi (non Empoli, perché
sarà a riposo dopo la botta rimediata a Roma).

From: Il Mattino.

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