Brividi ascoltando la voce di Mia Martini che aleggia ancora nel cuore degli amanti della musica leggera italiana: una grande interprete con un legame particolare con Napoli e con il Napoli, tanto che dopo la sua tragica fine è stata coperta nella bara da una bandiera azzurra per sottolineare il suo legame con la squadra e la sua passione. Sotto la pioggia in quel triste giorno migliaia di persone accorse per l’ultimo saluto all’indimenticabile artista dalla voce sofisticata e intensa avvolta d’azzurro.
Un rapporto molto profondo quello di Mia con la città campana, con la sua cultura e la sua musica: calabrese di nascita e spinta per diversi motivi soprattutto lavorativi a vivere al nord, ha sempre portato dentro questo forte legame, e il suo ultimo brano sul quale stava lavorando prima della morte sarebbe stato presentato a Viva Napoli. In un’intervista infatti la sorella Olivia dichiarò di essere stata l’ultima a sentire Mimì telefonicamente qualche giorno prima del suo ritrovamento: le aveva detto di sentirsi molto affaticata dagli ultimi concerti, avvisandola di non preoccuparsi se non avesse risposto al telefono perché impegnata con la preparazione in cuffia del brano da presentare nel programma in onda sulle reti Mediaset.
Eppure dopo tante sofferenze e quello strano marchio di «porta sfiga» che le era stato appiccicato addosso quasi come una beffarda coincidenza la città che tanto amava era proprio quella della scaramanzia per eccellenza. Ma Napoli è anche la città del gran cuore, e forse anche per questo la profonda Mia sentiva forte il legame. «La mia vita era diventata impossibile – raccontò l’artista dopo il momentaneo ritiro dalle scene negli anni ’80 -. Qualsiasi cosa facessi era destinata a non avere alcun riscontro e tutte le porte mi si chiudevano in faccia. C’era gente che aveva paura di me, che per esempio rifiutava di partecipare a manifestazioni nelle quali avrei dovuto esserci anch’io. Mi ricordo che un manager mi scongiurò di non partecipare a un festival, perché con me nessuna casa discografica avrebbe mandato i propri artisti. Eravamo ormai arrivati all’assurdo, per cui decisi di ritirarmi».
Dicerie che segnarono anche la sua carriera, ma che sono state poi superate in parte con il suo ritorno sul palcoscenico da gran regina, fino alla sua morte che ha segnato una grande perdita nel mondo della musica. E il film autobiografico sulla sua vita sta già riscuotendo un gran successo con la splendida interpretazione di Serena Rossi, che racconta nei panni di Mimì emozioni, drammi personali, fragilità ma anche coraggio e gran cuore di un’artista indimenticabile.