Milik 2.0, la sfida di Arek per dire addio a un aprile da incubo


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Uno come Arek Milik fa sempre comodo. Non solo perché
è un attaccante forte fisicamente, è bravo nelle
conclusioni da fuori e all’occorrenza segna anche di rapina.
È per via di questo mix di qualità che Carlo
Ancelotti ha fatto capire che il suo progetto ripartirà
ancora dal polacco. «L’attaccante del prossimo anno
è Arek Milik», così l’allenatore del Napoli
ha spento sul nascere ogni possibile voce di mercato sulla punta
che i tifosi potrebbero sognare. Non si scappa, allora.
Perché il Napoli sarà ancora Arekcentrico. Ma
d’altra parte non serviva certo un mago per capirlo. Quella
chiacchierata che il polacco e Ancelotti si erano fatti durante il
primo giorno di ritiro a Dimaro, era già la fotografia di un
progetto chiarissimo.

E infatti Ancelotti non ha mai avuto dubbi sulle qualità di
Milik. Lo ha messo al centro del suo villaggio e attorno gli ha
costruito il resto dell’attacco. Alla lunga ha avuto ragione.
Perché i numeri del polacco parlano da soli: 17 gol in
campionato, 2 in Europa League e 1 in coppa Italia. Totale 20
centri, bottino niente male se non fosse per quello 0 rotondo alla
voce gol in Champions. Da quel punto di vista, l’apporto di
Milik è stato scarso, tanto più se si prende in
considerazione l’errore last minute nella gara decisiva contro
il Liverpool ad Anfield.

From: Il Mattino.

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