Milik ha sempre avuto ben pochi dubbi se accettare o meno la Roma. Era stato tentato dalla Juventus, dalla possibilit di giocare con Ronaldo e di lottare per la Champions. Per qualche tempo si smarrito in quel pensiero. Ma da due settimane ha detto s al progetto della Roma che l’ad Fienga e il tecnico Fonseca gli hanno illustrato al telefono pi volte. Napoli e Roma hanno un accordo siglato prima di Ferragosto. Che per variato nei tecnicismi ma non nella sostanza: De Laurentiis stato di parola, aveva promesso Milik alla Roma cos andata. Ieri a Trigoria sono spuntati contratti che David Pantak, accompagnato da uno degli intermediari di questa faccenda, Fabrizio De Vecchi, aveva gi visto nei giorni scorsi. Perch queste operazioni non si definiscono certo in poche ore. Milik vestirà la maglia giallorossa e guadagnerà circa 5,2 milioni di euro. Tra i bonus anche 250mila euro in caso di vittoria della Scarpa d’oro.
Ovviamente, Roma e Napoli hanno dovuto lavorare anche per trovare un artifizio contabile. E lo hanno trovato: perché quest’anno il club capitolino metterà in bilancio solo 3 milioni del prestito di Milik. Già la formula definitiva parla di prestito con obbligo di riscatto fissato a 25 milioni (quindi il 30 giugno 2021 la Roma dovrà saldare la differenza). E a questo punto, ecco l’ultimo artifizio che ha costretto il Napoli a tornare a sedersi nelle prossime ore con l’entourage di Milik: un rinnovo formale di un altro anno, perché ovvio non può partire in prestito chi ha il contratto in scadenza. Insomma, un valzer senza fine a cui vanno aggiunti anche i due baby del vivaio giallorosso che arriveranno nel Napoli primavera, in una operazione fac-simile a quella che ha portato tre azzurrini al Lille nell’affare Osimhen. E così, dunque, il cerchio si chiude. Ma che fosse chiuso da giorni, come ampiamente anticipato, lo dimostra anche il fatto che Dzeko è da sabato che sta cercando una intesa con la Juventus. In attesa di capire se Pirlo avrà anche Suarez come ulteriore dono prima dell’inizio del campionato.
La cessione di Milik non cambia la strategia in entrata del Napoli. Che deve ancora vendere. Non basta il polacco e non basta neppure Allan: la cessione di Koulibaly serve per far quadrare i conti e per snellire il monte ingaggi. Ma più passano i giorni e più diventa tutto complicato. Perché sia nel caso di Allan che in quello di Milik, in tanti erano pronti a mettere la mano sul fuoco per l’addio e la destinazione. Ma per Koulibaly è differente: De Laurentiis non si accontenta (né si accontenterà) di darlo via per i 60 milioni che il City è pronto (al massimo) a mettere sul piatto. Koulibaly sogna il Psg e segue con interesse la partenza disastrosa in Ligue 1. Di certo, c’è da giurarci, il Napoli non pone limiti di tempo: Koulibaly può andar via, al prezzo giusto, anche l’ultimo giorno di mercato. E questo Gattuso lo sa bene, è stato avvisato. Il senegalese è in vendita e la cessione può arrivare in ogni momento. Come spera De Laurentiis. Ramadani proverà a far cambiare idea sul prezzo del difensore la prossima settimana, ma sarà tutto inutile. Anche perché più il Manchester City punta i piedi per la questione di Jorginho, più al Napoli passa la voglia di andare incontro agli inglesi. Ci vuole calma. Tant’è che resta ancora bloccato Luperto richiesto dal Genoa proprio in attesa di qualche news su Koulibaly. Che sia un pezzo importante lo dimostra anche il fatto che Koulibaly sarà l’unico dei cedibili a partire per Parma. Gli altri, da Ounas a Malcuit a Llorente, resteranno a Castel Volturno. E a centrocampo? Oltre a Vereout, finisce nel mirinoanche Boubakary Soumaré del Lille. Ma prima, si sa, servono i soldi di Koulibaly. Che sono tutt’altro che scontati.