Milik, il nuovo leader del Napoli: «Nessuno mi fa paura, è il mio anno»


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Inviato a Dimaro-Folgarida

A guardare la sua faccia serena, sorridente e disponibile, la testa
di Arek Milik sembrerebbe tutt’altro che infestata dai fantasmi
di mercato, libera dalla pressione di un altro attaccante che il
popolo napoletano invoca a gran voce. Il polacco sa bene di essere
ancora lui al centro del progetto tecnico e tattico del Napoli e
che l’unica concorrenza da battere è quella in famiglia
con Roberto Inglese. Nel ritiro di Dimaro-Folgarida, Arek si sente
a casa, seppure sia arrivato appena da quattro giorni. Merito della
grande empatia che già si è creata con Carlo
Ancelotti, della forza del gruppo azzurro (che proprio il polacco
dipinge unito e dall’umore alle stelle) e dell’affetto dei
tifosi che anche durante questi due anni tormentati dagli infortuni
gli sono sempre stati accanto. Qualcuno, incrociandolo al campo di
Carciato, gli grida Sei meglio di Cristiano Ronaldo, lui sorride e
torna concentrato su quello che sta facendo, perché
l’umiltà è una delle sue caratteristiche
principali. È per questo che in Polonia ha una scuola calcio
per bambini ma non vuole parlarne. Perché non è
grazie a questi gesti che vuole conquistare l’attenzione.
Preferisce farlo in campo, a suon di gol e prestazioni
positive.

E allora andiamo subito al punto: la Juventus è
ancora la squadra da battere?

«Non mi fa paura nessuno. Ho tanto rispetto per tante squadre
come Juve, Inter e Roma che sono forti, ma anche Milan e Lazio.
Noi, però, non dobbiamo temere nessuno perché siamo
il Napoli vogliamo vincere».

Dichiarazione di intenti non male, ma ora i bianconeri
hanno un Cristiano Ronaldo in più, come la
mettiamo?

«Con Messi è uno dei migliori al mondo e prenderne uno
migliore di lui è veramente difficile. La Juve è
fortissima, ma un giocatore solo non basta per
vincere».

La vostra risposta a un colpo del genere?
«Noi vogliamo guardare avanti e vincere. Non possiamo sempre
stare a vedere cosa fanno loro, perché tanto la conosciamo
già e sappiamo che sono forti. Dobbiamo pensare solo a noi
stessi e a fare meglio».

Obiettivi personali?
«Innanzitutto stare bene. Mi sento bene fisicamente anche se
sto lavorando da pochissimo con il Napoli. Spero che questa possa
essere la stagione del riscatto».

Obiettivi di squadra?
«Vogliamo vincere qualcosa di importante».

From: Il Mattino.

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