Arriva un momento in cui certi conti vanno fatti, sebbene logica e
scaramanzia pretenderebbero di rimandarli come le cambiali: ebbene
Arek Milik ha fatto gol anche nella sua prima gara di campionato,
confermando quello che di buono aveva fatto nella varie amichevoli.
Già, un gol alla Lazio. Ma dov’è la
novità? Lui inizia le stagioni con la maglia azzurra sempre
così, tra fuochi d’artificio: due gol al Milan
nell’esordio dal primo minuto nella stagione 2016/17 (era la
seconda giornata), un gol all’Hellas Verona nel match
inaugurale dello scorso campionato.
L’uomo che corre, cioè Milik, non è solo un
formidabile e modernissimo attaccante. È anche, a suo modo,
un segno dei tempi. Frenesia, tecnica, efficientismo dinamico,
ansia di prestazione: tutto questo fa tendenza, ma fa anche
rendimento. Quelli che lo conoscono bene, dicono che abbia un
carattere di ferro. D’altronde, provate voi a rialzarvi dopo
due legamenti rotti in meno di un anno. Per essere pronto, Milik ha
anche rinunciato a qualche giorno di ferie post-mondiale. Per
correre pure da fermo, durante i mesi di infortunio, si è
fatto costruire una palestra in casa.
From: Il Mattino.