Il membro della commissione federale di garanzia della Figc: “Dispiace quando una competizione viene risolta a tavolino e non sul campo, lo sport non può essere solo una affare”
NAPOLI – Cesare Mirabelli, membro della Commissione Federale di Garanzia della Figc e presidente emerito della Corte Costituzionale, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo. Argomento? Il ricorso del Napoli dopo la sentenza che ha confermato la sconfitta a tavolino con la Juventus e il punto di penalizzazione in classifica: “Non credo che per Juventus-Napoli si possa parlare di una sentenza politica, c’è indipendendenza degli organi giudicanti e non interveniamo nel merito – ha precisato Mirabelli -. È un caso che rappresenta una sconfitta per tutti, lo sport non può essere solo affare ma un attività dove ci possono essere vittorie o sconfitte sul campo, non a tavolino. Sentenza? C’è rammarico quando una competizione non viene risolta attraverso il suo naturale svolgimento, cioè quello di atleti che si affrontano sul campo“.
Sulla possibilità di ricusare Sandulli: “Non è competenza del nostro organo, riguarda invece iniziative che la Procura Federale assume e porta dinnanzi a noi. La Commissione ha una funzione di garanzia dell’indipendenza e della terzietà di coloro che sono chiamati a svolgere compiti di giustizia sportiva”. La chiosa è sulla situazione Coronavirus nel nostro Paese: “La Cina ha sconfitto la pandemia? Dovremmo considerare che la Cina ha dimensione continentali, chiudendo la diffusione dell’epidemia con una disciplina ferrea. Da noi la difficoltà è maggiore, perché si parla di aree più ristrette, con rapporti intensi, la disciplina manifestata nella prima fase si è un po’ sciolta quando si è pensato che il peggio è passato” ha concluso Mirabelli.