Napoli, 14 in giro per il mondo: la multinazionale di Ancelotti


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Da Allan a Luperto, i giocatori azzurri rispondono alle chiamate delle rispettive nazionali

La chiameremo sosta, perché si dice così, però è assolutamente falso, perché per riposare non c’è tempo, né possibilità: al fischio finale, mentre Marassi si stava svuotando, era già una corsa verso l’aeroporto più vicino, stavolta tra Malpensa e Linate, e chi può permetterselo, invece, o è andato giù in treno oppure, salito in aereo, è atterrato a Capodichino per poi ripartire.

La Patria chiama e rispondere è un dovere mica soltanto calcistico: Allan ha aspettato ventisette anni, quasi non ci sperava più, poi Tite si è lasciato (giustamente) convincere da Silvinho («sapeste quanto ha insistito…») e ha chiamato l’incredibile Hulk nel suo Brasile. Si giocherà, con l’Uruguay, il 16 novembre a Londra e poi il 20 a Milton Keynes, in realtà è un giretto comodo nel Regno Unito e tom tom alla mano non bisogna neanche far tanta fatica, per chi nella vita fa il maratoneta… Il Napoli si separa, lascia che Ancelotti resti praticamente da solo a Castel Volturno, ne manda quattordici a fare un tour internazionale: (…)

Leggi l’articolo completo sull’edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio

From: Corriere Dello Sport.

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