Napoli, 3 è il numero perfetto: Gattuso, ora sceglilo a centrocampo


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A via Tasso, vicinissimo all’hotel dove il Napoli va in ritiro prima delle partite in casa, ci sta una parrocchia dedicata alla Santissima Trinità. La Trinità, infatti, nel sistema teologico che sottende la religione cattolica è importantissima. Si tratta del dogma fondamentale in virtù del quale la divinità è unica ma formata da tre essenze.

E sempre tre sono infatti i gesti che si fanno con la mano per farsi la croce la mattina e la sera e in generale prima di dire le preghiere: padre, figlio e spirito santo. «Un unico Dio in tre persone» si dice. Ma, se pure uno non dovesse essere cattolico e abbracciare una visione più laica della vita, saprebbe benissimo che ovunque e comunque è tre il numero perfetto. Per Pitagora, ad esempio, perché contiene sia i pari che i dispari. E perché a differenza del due – che al massimo può formare una linea che non si sa dove caspita porta – il tre forma una superficie.

 

Una cosa più solida, dunque. Una casarella che uno si può costruire per andare a rifugiarsi nei momenti di difficoltà. Ma perché tutto questo paraustiello in corrispondenza di una partita di pallone vinta peraltro dal Napoli ben quattro a due? Perché se il Napoli ieri ha vinto con lo Spezia quattro a due è proprio solo grazie al potere del numero tre. Tre centrocampisti: qui sta la chiave di volta. E non è un caso che non appena il mister ha cambiato gli equilibri in campo il Napoli ha preso due gol e quasi quasi ha messo a rischio pure il risultato. E allora, ma se da secoli teologi, matematici e filosofi sono d’accordissimo sul fatto che per essere felici bisogna necessariamente partire da tre ma perché mai noi dobbiamo fare gli originali e rovinarci la vita? Nun m’ par o cas!

From: https://www.ilmattino.it/sport/sscnapoli/napoli_centrocampo_a_tre-5731639.html

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