L’occasione è di quelle da prendere al volo: tre punti a
Crotone per la certezza aritmetica del titolo di campione
d’inverno. Il Napoli, squadra regina in trasferta, la migliore
di tutte fuori casa nel 2017 e che in questo campionato di successi
esterni ne ha conquistati otto su nove partite. Un cammino da
record con gli azzurri secondi in Europa solo al Manchester City di
Guardiola. Ma Sarri sa bene che le insidie sono sempre dietro
l’angolo e ha preparato la trasferta di Crotone nei minimi
dettagli, come fosse una finale di Champions, organizzando in
settimana anche una seduta supplementare per la linea difensiva a
quattro: l’insidia maggiore in questi casi può essere
proprio rappresentata dai cali di concentrazione contro un
avversario di livello inferiore. Il Napoli, però,
quest’anno ha mostrato maturità anche sotto
quest’aspetto perdendo punti contro le piccole solo in
un’occasione, nella trasferta di Verona pareggiata contro il
Chievo, unico stop fuori casa. Al San Paolo i passi falsi si sono
registrati contro la Juventus (l’unico ko) e contro Inter e
Fiorentina (due pareggi senza reti), cioè nei due scontri
diretti per l’alta classifica e contro una formazione di fascia
media.
Sarri può bissare il traguardo centrato due stagioni fa, il
titolo di campione d’inverno vinto dopo il trionfo di Frosinone
(ma lo scudetto andò alla Juve, l’unico caso negli
ultimi dieci anni in cui chi è arrivato primo a metà
stagione non è poi riuscito a confermarsi a maggio). Per il
Napoli sarebbe il quinto titolo di campione d’inverno, compresi
i tre conquistati negli anni di Maradona (due scudetti e un secondo
posto). La differenza rispetto a due anni fa non sta solo nei
numeri ma anche e soprattutto nella consapevolezza diversa della
propria forza: gli azzurri già in ritiro a Dimaro hanno
mostrato le loro convinzioni sdoganando la parola scudetto.
Rispetto all’anno scorso il passo avanti è stato
evidente in questo girone d’andata con un più dieci
nelle prime 18 giornate di campionato. Gli azzurri nel campionato
scorso cambiarono passo nel ritorno e infatti nel 2017 il Napoli
è la squadra regina anche per punti conquistati, 96, meglio
anche della Juve di Allegri.
A Crotone mancherà Mario Rui per squalifica, a sinistra si
sposta l’albanese Hysaj con Maggio che torna titolare a destra.
Coppia centrale formata da Koulibaly e Albiol, anche se è in
corsa il rumeno Chiriches come alterantiva allo spagnolo. Nessun
dubbio a centrocampo e in attacco con in campo tutti i
titolarissimi. In forma Mondiale il brasiliano Allan che sta
dimostrando di meritare un posto nella nazionale verdeoro, il ct
Tite lo tiene sotto osservazione. Il vero uomo in più del
centrocampo che adesso alle doti agonistiche ha aggiunto giocate
tecniche di grandi qualità, un trascinatore in tutti i
sensi. Hamsik contro la Sampdoria è tornato ai suoi livelli
abituali, una prestazione brillante festeggiata con il gol numero
116 quello che gli ha consentito di staccare Maradona: ora è
il bomber azzurro di tutti i tempi. Il playmaker sarà
Jorginho, confermato in regia, l’uomo che detta i tempi e fa
girare tutti gli altri anche se un po’ in ombra nell’ultima
partita contro la Sampdoria. In attacco il tridente
Callejon-Mertens-Insigne. Fondamentale il rientro del napoletano
che ha segnato due gol nelle ultime due partite contro
l’Udinese in coppa Italia e la Sampdoria, due reti
pesantissime: gli azzurri senza di lui hanno perso contro il
Feyenoord in Champions e pareggiato con la Fiorentina. Il belga e
lo spagnolo non segnano in campionato da sette partite: gli ultimi
gol contro il Sassuolo al San Paolo, poi un lungo digiuno
interrotto solo da Dries in Champions League contro lo Shakhtar a
Fuorigrotta. Quella di Crotone potrà essere l’occasione
giusta, Callejon l’anno scorso segnò il primo gol nella
sfida vinta 2-1.
From: Il Mattino.