Alla prima dell’anno zero, Lucianone Spalletti si presenterà con un bel po’ di novità. Piano piano sono anche chiare anche ai calciatori che ieri mattina, per un paio di ore, sono stati al centro delle indicazioni tecniche ma anche tattiche del proprio allenatore. Verona, oh cara: a Ferragosto il Bentegodi rischia di essere una arena. Per il caldo, ma anche per il clima sugli spalti. L’esordio al Bentegodi, come nell’anno dell’arrivo di Maradona, altro anno zero nella storia del Napoli. Chissà, magari sono anche questi i segnali del fato. In ogni caso l’allenatore pare intenzionato a non far giocare né Meret né Fabian, ovvero gli ultimi due che sono stati travolti dalle voci di mercato. Entrambi, a dire il vero, più con un passo fuori che dentro. Insomma, anche se è arrivato da poche ore, molto probabilmente ci sarà l’esordio di Sirigu lunedì pomeriggio. Tanto, il morale di Alex è a prescindere ormai a terra.
E a centrocampo? L’impressione è che ci sarà una mediana a tre, con Lobotka in mezzo a fare da baricentro e Anguissa e Zielinski ai due lati. Punta centrale Osimhen con ai due lati Kvara e Lozano. Tradotto: 4-3-3 puro e limpido, come quello provato e riprovato nei lunghi ritiri a Dimaro-Folgarida e a Castel di Sangro. Coppia di centrali sono Kim-Rrahmani che hanno fatto un test dopo l’altro in queste ultime gare amichevoli. Juan Jesus ha avuto alti minutaggi in pre-campionato solo con Ostigard al suo fianco. Insomma, le gerarchie di coppia sono ampiamente definiti. Il giorno dell’esordio si avvicina e con l’esordio anche la curiosità di vedere all’esordio assoluto il fenomeno georgiano e il difensore coreano.
Certo, rispetto a sette giorni fa quando ha parlato di «rosa incompleta» non è successo molto. Però, Lucianone farà di necessità, virtù. Nessun esperimento, riparte la giostra: tornati nel quartiere generale di Castel Volturno, gli allenamenti al caldo hanno consentito di rifinire e studiare anche delle soluzioni su calci piazzati. Ovvio, tra due giorni va cercato senza dubbio il risultato. Ma Spalletti è a caccia anche di un assetto più o meno stabile al quale incardinare il Napoli. Per questo, nelle prime cinque giornate, inutile aspettarsi rotazioni, moduli modulabili: la prima certezza che è stata sdoganata è quella che riguarda la difesa titolare, perché magari si pensava che Kim Min-jae potesse avere bisogno di tempo per ambientarsi. Il puntello di sinistra sarà Mario Rui e sarà l’esordio da capitano anche per Di Lorenzo.
L’attacco è invece il reparto ancora più definito e le gerarchie che si stanno cristallizzando adesso potrebbero non essere più valide solo quando Politano sarà rientrato al top (in ogni caso, ha recuperato e sarà regolarmente tra i convocati domani). Dunque, riflettori puntati sul debutto italiano di Kvaratskhelia a cui Baldini, il vice di Spalletti, ha dedicato un bel po’ di attenzioni ieri mattina, probabilmente anche per spiegare a dovere che cosa è una difesa di una squadra italiana. Sedute al video previste anche per oggi per preparare la sfida al Verona in ogni dettaglio: l’obiettivo è partite a razzo. Come lo scorso anno.