È lì in campo. E sembra quasi una illusione che non sia nulla di grave. Ma la diagnosi lascia poco spazio alla speranza: lesione al tendine dell’adduttore della coscia sinistra. Insomma, addio al 2022. Se tutto andrà secondo i piani, Amir Rrahmani tornerà disponibile alla ripresa del campionato, con l’Inter. A gennaio. Visto che tra un mese si ferma tutto. Ieri era in campo a Castel Volturno, iniziando la sua terapia: il Napoli e Spalletti perdono uno dei pilastri della difesa. E da oggi inizia l’era di Leo Ostigard, l’ex genoano che il Napoli ha voluto a tutti i costi, preferendolo anche all’enfant prodige del Verona (ora è alla Lazio) Casale. Dunque, il norvegese farà coppia stasera con Kim: difensore centrale di destra. A meno che Spalletti non voglia stravolgere le cose fatte fino ad adesso e che hanno visto il soldatino coreano stabilmente come centrale a sinistra della difesa a quattro, allora ovvio che toccherà a Ostigard prendere il posto del kosovaro. D’altronde, Juan Jesus anche la passata stagione è stato il vice Koulibaly, giocando in coppia praticamente sempre (tranne quando Lucianone non lo ha dirottato sulla fascia) come centrale di sinistra. Insomma, gli indizi (e i test delle ultime ore) dicono che tocca al norvegese. Che ha fatto coppia con Kim, a parte che nel finale di Cremona, una sola volta: con il Lecce. Per Leo è l’esordio assoluto in una competizione internazionale: non ha mai giocato nelle coppe europee, a parte nella Youth League, quando era al Molde.
Il Napoli non andrà in ritiro,sullo stile del calcio olandese degli anni 70. E le scelte? Perché ritoccare più del necessario? Il Bologna e il campionato possono attendere, qui bisogna assoldare prima il proprio dovere in Champions. Non solo perché in palio ci sono 2,8 milioni di euro della vittoria (nulla è da buttare per un club che ha accumulato nei due anni di Covid un bel po’ di perdite) sia perché meglio sfruttare il match point qualificazione senza tirar troppo per le lunghe. Basta anche un pareggio (per via del 6-1 dell’andata, anche l’arrivo a tre a pari punti penalizzerebbe gli olandesi) ma a questo punto meglio cercare di vincerlo il girone e sperare anche in un buon sorteggio. E allora, la domanda delle domanda è: Anguissa, Kvara e Lobotka, ovvero i tre signori Stakanov in maglia azzurra, saranno in campo dall’inizio? La risposta, per nulla scontata, è sì. O meglio, forse solo per Anguissa c’è qualche perplessità e la voglia di gettare dentro Elmas come da indicazioni di Cremona. Ma alla fine Spalletti il turnover lo fa con i cambi di inizio ripresa. Sarà così anche questa volta.
Eccole le tre staffette del momento: Olivera per Mario Rui, Politano per Lozano e Raspadori (sì, ancora lui) per Simeone. Non è che al Cholito piaccia il ruolo alla Altafini, ovvero quello che entra nella ripresa e risolve (o almeno, ci prova) i problemi. Però è chiaro, al contrario, l’impatto di Raspadori da subentrante non è mai stato molto devastante. Dunque, avanti così. O almeno le intenzioni sono queste. In attesa che Osimhen torni al 100 per cento. I tempi di recupero sono sempre delicati: stasera è in panchina e qualche minuto lo farà. Difficile immaginarlo titolare con il Bologna, mentre lo sarà (non ce ne vogliano gli altri) sicuramente all’Olimpico con la Roma. Senza forzare. Tanto i gol del Napoli arrivano da tutte le parti. In ogni caso, Spalletti non farà più rivoluzioni come con il Lecce. La lezione gli è bastata. In cambi saranno risicati, due-tre alla volta. E con l’Ajax stasera alla regola non saranno fatte eccezioni.