«E per motivi tecnici, e per motivi tattici, l’amm’ rat’ dieci pallun’», è ormai il detto più diffuso fra i napoletani sui social dopo la doppia sfida di Champions con l’Ajax. Una vittoria – stavolta per 4 a 2 – che ha decretato matematicamente la qualificazione del Napoli agli ottavi e che mette gli azzurri in vetta alla classifica europea con quattro vittorie su quattro, 17 gol segnati e 6 subiti. «Ma è tutto vero?», si chiede qualche tifoso. Risultati storici che superano le aspettative in un girone per niente semplice. Eppure il Napoli ha fatto sembrare questa qualificazione facile come bere un bicchier d’acqua. E gara dopo gara è diventato sempre più difficile parlare di momento no delle squadre avversarie: se gli azzurri vincono da nove gare consecutive fra campionato e Champions ci devono per forza essere grandi meriti della squadra. E davanti a questo i numerosi denigratori restano in silenzio: persino milanisti, interisti e juventini restano stupiti da questo Napoli stellare. «In questo momento il Napoli è favorito anche per i Mondiali in Qatar», scherza qualcuno.
Un super attacco, e segnano in tanti: questa sera ad aprire il match al 4’uno spumeggiante Lozano in grado di mostrare un armonioso mix fra tecnica e fiuto del gol, poi subito dopo il primo quarto d’ora è arrivato Raspadori per il raddoppio, giocatore che sta dimostrando il suo enorme potenziale facendosi amare già dalla città per il suo impegno e la sua capacità di concretizzare: stop in area, controllo e gol, ed è già alla quarta rete in Champions. «Due cose sono sicure: la morte e il gol di Jack in Champions», scherzano infatti sui social. Ma a farsi notare come uomo del match per la Uefa è stato Kvaratskhelia: è lui che ha trasformato il rigore dopo il gol di Klaassen e che si è fatto trovare sempre lucido per trovare il compagno anche in mezzo a due, travolgente per la sua velocità e le sue giocate.
E poi visto che un rigore ciascuno non fa male a nessuno, un’ingenuità di Jesus in una partita giocata ad altissimo livello ha poi causato un tiro dal dischetto trasformato da Bergwijn. Ma uno scatenatissimo Osimhen, subentrato nel secondo tempo con una fame pazza di gol ha messo nel finale i puntini sulle i aumentando la distanza fra i padroni di casa e l’Ajax. Ma su Victor i social si sono sbizzarriti: «Potete spiegargli cos’è il fuorigioco? Mi sa che ancora non gli è chiaro», commentano in tanti. Tutti pronti a perdonarlo dopo una serata del genere, ma ricorda un problema che si ripresenta.
Anche il centrocampo ha meritato applausi: Anguissa un pilastro difficile da spostare e al tempo stesso una gazzella veloce quasi impossibile da fermare, sostituito a causa di un risentimento muscolare alla gamba destra da un buon Ndombele, mentre Lobotka è stato l’uomo in più, ovunque. «Mi raccomando, trattenetelo, rinnovate subito a vita. è un giocatore da Real Madrid, non perdiamolo», è subito l’appello dei tifosi.
Il Napoli si conferma così una bestia nera per gli olandesi, e allora in tanti ricordano le parole di Schreuder: «L’altra volta disse che si aspettava un Napoli più forte. Quindi si aspettava venti gol? Dieci sono pochi?», affondano il colpo. Mentre Spalletti è ormai il nuovo idolo azzurro, colui in grado di mettere su una squadra che sta facendo sognare tutta la città. Sono tanti quelli che lo esaltano sul web, e il suo calcio totale è uno spettacolo anche in Europa. E allora anche il mister lo ha ammesso: «Abbiamo fatto qualcosa di immenso, anche Maradona sarà fiero di noi». Ma le emozioni continuano, il traguardo è ancora lontano. E ora testa al Bologna.