Napoli, Ancelotti oltre la crisi: «Andiamo avanti con il 4-4-2»


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Si era visto per la prima volta in Champions a Belgrado, contro la Stella Rossa, ed era piaciuto così tanto ad Ancelotti che da quel giorno non è più cambiato. «Modulo? Cos’è un modulo?» Ha chiesto più volte Carletto a chi cercava di capire come potesse schierarsi in campo il suo Napoli e non ha avuto timore a dare la sua spiegazione. Il 4-4-2 ancelottiano è così diventato fotografia perfetta di questo Napoli, una squadra abile a difendersi ma anche a ripartire, senza dare punti fermi agli avversari, pronta a divertirsi con la fantasia dell’attacco. Sembrano passati anni, però, da quei giorni, perché quattro mesi più tardi c’è già chi vorrebbe mandare in panchina il sistema di gioco visto fin qui. 

«Il 4-4-2 lo facciamo solo in fase difensiva, continueremo a giocare così e non cambieremo nelle prossime gare», Ancelotti non ci ha pensato due volte a difendere sé stesso ed il Napoli dagli attacchi pronti a piovere dopo il tonfo con il Milan. Gli azzurri scesi in campo a San Siro ieri hanno fatto il paio con quelli visti sabato, nonostante la grande differenza di uomini: in campionato una batteria di attaccanti pronta a colpire senza riuscirci, in Coppa la voglia di trovare equilibri che non hanno fatto la differenza. Quello del gol resta un problema anche figlio di un modulo, il 4-4-2, che dovrebbe dare tante soluzioni offensive e invece fa girare poco, soprattutto contro il Milan, la fantasia delle punte azzurre. Risultato? Tre gare a Milano nell’ultimo mese, zero gol segnati, tre gol incassati che portano due (pesanti) sconfitte ed un pari che non fa contento nessuno.
 

From: Il Mattino.

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