Inviato a Dimaro-Folgarida
Calcio da ombrellone, certamente, intossicato da carichi di lavoro
e magari pure da qualche esperimento. Ed è per questo che De
Laurentiis, che di questi primi momenti del Napoli di Ancelotti non
vuol perdersi neppure un vagito, sposta molto più in
là nel tempo il momento di tirare le somme. «Capiremo
quando varrà questa squadra dopo il trittico di amichevoli
internazionali di agosto». Insomma, solo a Wolfsburg, nello
stadio della grande impresa di Rafa Benitez in Europa League,
Ancelotti dirà a De Laurentiis se ha bisogno di altri
innesti. Oppure no. Quel giorno, mancherà meno di una
settimana al gong del mercato.
Nel quotidiano appuntamento prima con Kiss Kiss e poi con Sky, De
Laurentiis mostra il sorriso dei bei giorni. È di buon umore
e si vede. «Arias? Ci piace ma non è ancora
fatta». Certo, il Psv gioca sul prezzo ed è questa una
cosa che non va molto giù al club azzurro. Ma il Napoli ha
in pugno il terzino destro colombiano. Ma è anche vero che
il Napoli spera che il Manchester United liberi Darmian.
Perché l’ex granata è l’esterno ideale per
Ancelotti ma la condizione per una trattativa a buon fine è
il prestito. Secco. Senza fissare il riscatto. Il Napoli non lo
vuole a titolo definitivo. Dunque, operazione pronta a decollare
solo se Mourinho lo piazza in esubero. Nell’elenco dei cinque
resiste anche Lainer del Salisburgo anche se il patron ha parlato
di una rottura delle trattative. In realtà se dovessero
essere accettate le condizioni del Napoli, le quotazioni di Lainer
potrebbero riprendere quota. Ieri chiusura totale per Sabaly
(«non lo prendo») ma anche qui i margini per un ritorno
di fiamma ci sono. Non tantissimi, ma ci sono. In lizza spunta
anche il nome di Montoya, ora al Valencia. Altro no per Hysaj che
continua a essere considerato incedibile.
Neppure per sbaglio o per una disattenzione, De Laurentiis apre al
nome invocato a furor di popolo. «Il Psg ha fissato il prezzo
di Cavani a 55 milioni? Tanto non lo sto trattando».
Né ora né mai, pare voglia dire, perché non
c’è alcuna cifra da dover raggiungere per potersi
aggiudicare i prodigi del fenomeno di Salto. D’altronde, bolla
la questione con un «superbufala» che non ha bisogno di
grosse traduzioni. In attacco la fiducia sarà in Inglese e
in Milik. Assoluta. Anche l’ex Chievo, peraltro, ha un bel
po’ di richieste in giro per l’Italia e per l’Europa:
il che rafforza le convinzioni di De Laurentiis (e di Ancelotti) di
doversi affidare all’attaccante prelevato la scorsa estate e
poi lasciato in prestito a Verona. E Mertens? «Perché
il Psg dovrebbe prenderlo adesso quando avrebbe potuto pagare la
clausola senza dover trattate con me?», l’interrogativo
che contiene già la risposta del numero uno azzurro. Ovvio
che anche Mertens nella Villa Lumiere entrerebbe nell’ottica
del ritorno del figliol prodigo.
From: Il Mattino.