Tocca al Napoli far ritornare l’Atalanta tra i comuni mortali. È stato un primo tempo sublime con gli azzurri che hanno stordito, sballottato e umiliato i bergamaschi con il loro gioco. Quattro gol da far ingoiare in 20 minuti, dal 23′ al 43′ con la meglio gioventù atalantina che ricorderà questo pomeriggio come una lezione anche di vita. L’Atalanta commette errori di presunzione e vanagloria, con Zapata, Ilicic e Gomez stritolati dai difensori napoletani. La squadra di casa appare assatanata, caricata a pallettoni dal 3-0 del giudice sportivo e tutto è perfetto. Il contropiede, le idee, le prestazioni dei singoli. Poi non abbassa il piede sull’acceleratore. Giusto, giovedì c’è la Coppa.
6,5 OSPINA
Mostra quelle doti balistiche che lo hanno reso titolare. Un suo calcio lungo su Politano crea i presupposti per l’occasione pericolosa di Lozano in avvio. È suo l’assist di 50 metri per il gol di Osimhen. Bravo su Gomez da pochi passi in avvio di ripresa. Non può nulla sul gol di Lammers.
7 DI LORENZO
Spinge, ma con criterio. Sono tanti i giocatori offensivi contemporaneamente in campo: cerca di capire quando salire e quando restare bloccato. Respinge bene nella prima frazione le rare sortite offensive di Gosens. Pochissimi errori, nel secondo tempo ha il compito di stringere su Mojica.
6,5 MANOLAS
Sfrutta i cavalli del motore per star dietro sia a Gomez sia ad Ilicic e nei primi minuti riesce a chiudere anche le linee di passaggio sui due. Quando serve, chiude su Zapata, bravo ad accompagnare il Papu verso l’esterno nell’unica occasione dell’argentino nel corso del primo tempo.
7 KOULIBALY
Collabora con Manolas nel lavoro sui trequartisti e ingaggia subito l’atteso duello con Zapata chiudendo ogni spazio al colombiano che non riesce nel solito lavoro di boa. Partecipa alla manovra con spessore notevole, spostandosi sull’out mancino all’occorrenza, anche con qualche buon cross.
6,5 HYSAJ
Si allinea spesso ai due centrali, lasciando la libertà a Lozano di non doversi concretare sui rientri per esser letale in zona gol. Stesso canovaccio nel secondo tempo, neppure Malinovskyi lo mette in imbarazzo, con una performance che dimostra come l’adattamento a sinistra sia completato.
7,5 FABIAN RUIZ
Gioca la prima frazione muovendosi da direttore d’orchestra con uno spartito interpretato perfettamente. Gomez o Ilicic cercano di schermarlo, senza mai arginarlo. Muove la palla con velocità, inserendosi anche tra le linee. Nel secondo tempo aiuta la squadra.
7 BAKAYOKO
Esordio, dal primo minuto, contro un avversario che è il simbolo della fisicità in serie A. Scommessa vinta abbondantemente da Gattuso, sembra che ce ne siano due in campo del mediano arrivato dal Chelsea. Tiene bene con il passare dei minuti, mostrando una tenuta anche imprevista.
8 POLITANO
Che perla che vale il tris! Gioca un gran primo tempo, Gosens e Palomino non leggono mai i suoi movimenti. Si inserisce con tempismo e qualità, trovando anche il modo di supportare Di Lorenzo in fase difensiva. Arriva all’ora di gioco, esce per una botta che non dovrebbe creare problemi.
7 MERTENS
È una delizia vederlo giocare da regista offensivo, da dieci vero. Prende palla a metà campo, la porta, la conduce, la giostra non sbagliando mai una lettura, mette dentro un numero incredibili di palloni pericolosi. Poco dopo l’ora di gioco cerca la conclusione in controbalzo che esalta Sportiello.
8,5 LOZANO
Sblocca il match a metà frazione, a coronamento di un ottimo avvio di partita, fatto di scatti, dribbling e progressioni. Depaoli non riesce mai a chiudere sul Chucky, che regala il bis al 27′, con un destro a giro meraviglioso. Riesce ad esser insidioso anche quando si sposta a destra dopo l’ingresso di Ghoulam. Prestazione da migliore in campo.
8,5 GATTUSO
Ha trasformato il ritiro forzato da Covid 19 in qualcosa di assai simile a un soggiorno in un villaggio vacanza: lo si vede nel modo allegro, arioso, spumeggiante, determinato con cui il suo 4- 2- 3- 1 affonda i denti sull’Atalanta fin dal primo secondo. Non c’è un uomo fuori posto né minimamente a disagio. È lo show giusto per vendere la serie A alle tv, pure senza l’aiuto del Fondo nel caso.