Inviato a Dimaro-Folgarida
Nove mesi senza Ghoulam hanno pesato, eccome se hanno pesato. Il
suo lungo viaggio nel dolore non è neppure terminato,
però: perché l’algerino resta ancora osservato
speciale mentre continua a svolgere il suo lavoro personalizzato
sulla pista di atletica del campo di Carciato. Il ginocchio gli
dà tregua da tempo, ma prima di sapere quando potrà
aggregarsi ai compagni di squadra dovrà attendere il 9
agosto, quando a Villa Stuart ci sarà il consulto con il
medico che lo ha operato, il professor Mariani.
I dolori del giovane Faouzi sembrano non finire mai, perché
deve essere dura stare lì a guardare mentre gli altri sono a
due passi a correre e mettere benzina nelle gambe. «Tutto
procede per il meglio» assicura il dottore De Nicola, il
responsabile dello staff medico degli azzurri. Ancelotti ha bisogno
di lui e deve sapere quando potrà contare sul terzino che
l’estate scorsa era corteggiato da mezza Europa. Ma forse anche
Ghoulam ha bisogno del suo Napoli perché c’è una
stagione tutta da preparare.
L’obiettivo è quello di portare l’algerino in gruppo
a inizio settembre, quando ci sarà la prima sosta del
campionato. Ma senza alcun tipo di fretta. I timori, ovviamente,
non sono immotivati: ne ha passate tante, il povero terzino. I
legamenti del crociato prima, la frattura della rotula poi e infine
pure la rimozione del mezzo di sintesi della rotula destra dopo una
fastidiosa infiammazione: per tre volte sotto i ferri da novembre a
giugno. Giusto andarci cauti.
From: Il Mattino.